Un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine fa il punto sui test per la diagnosi precoce multicancro (MCED). Questa nuova tecnologia potrebbe rivoluzionare lo screening oncologico, permettendo di rilevare diversi tipi di cancro tramite un semplice prelievo di sangue. Tuttavia, l'adozione diffusa di questi test richiede prove solide che dimostrino la loro efficacia nel ridurre la mortalità specifica per cancro.
La principale sfida è valutare se i test MCED possono ridurre significativamente l'incidenza di tumori in stadio III e IV. Il National Health Service (NHS) inglese ha avviato uno studio randomizzato controllato (RCT) su oltre 140.000 partecipanti, di età compresa tra 50 e 77 anni, per testare l'efficacia di un test sviluppato da GRAIL. Tuttavia, nonostante le aspettative iniziali, i risultati preliminari non hanno convinto il NHS a procedere con l'implementazione su larga scala nel 2024.
L’autrice Hilary A. Robbins, dell'International Agency for Research on Cancer di Lione, in Francia, enfatizza la necessità di RCT rigorosi che misurino la mortalità specifica per cancro, considerando che lo screening oncologico è destinato a individui sani, molti dei quali non trarranno beneficio, mentre alcuni potrebbero subire danni. La relazione tra incidenza di tumori in stadio avanzato e mortalità per cancro varia, infatti, a seconda del tipo di tumore.
Il National Cancer Institute degli Stati Uniti sta pianificando un RCT che potrebbe valutare più test MCED, includere un gruppo di controllo e utilizzare la mortalità specifica per cancro come endpoint di riferimento. Questo studio potrebbe essere l'unico adeguatamente dimensionato per determinare se l'approccio basato sui test MCED può ridurre la mortalità per cancro. Anche per questo motivo, l'introduzione prematura di questi test sul mercato potrebbe rendere difficile il reclutamento di partecipanti disposti a essere assegnati casualmente, e potrebbe portare a contaminazioni nel gruppo di controllo.
“Se e quando la promessa salvavita dei test MCED sarà dimostrata, sarà il momento per scienziati, clinici, politici e pubblico di collaborare per garantire che la rilevazione precoce multicancro abbia successo nella pratica” conclude Robbins.
New England Journal of Medicine. Doi: 10.1056/NEJMp2400297
http://doi.org/10.1056/NEJMp2400297