Combinando tempestività, facilità di accesso, corretta informazione e innovazione scientifica, è possibile ottimizzare l'efficacia delle strategie preventive, proteggendo la salute dei cittadini e riducendo i costi associati alla gestione delle malattie sul SSN. È quanto emerso dall’incontro “Prevenzione vaccinale: un investimento per la sostenibilità del SSN” che si è tenuto al Senato, promosso dal Senatore Guido Quintino Liris, membro della quinta commissione permanente Bilancio e medico epidemiologo. Riuniti esperti del Ministero della Salute e rappresentanti della categoria medica, l'evento ha posto l'accento sull'urgenza di adottare strategie efficaci per affrontare le sfide legate alla prevenzione delle malattie infettive. Durante l'incontro, sono stati individuati quattro punti irrinunciabili per sviluppare una strategia vaccinale efficace e sostenibile per il SSN: tempestività e Pianificazione delle Campagne Vaccinali; utilizzo dell'intelligenza artificiale e semplificazione del Calendario vaccinale, perché l'intelligenza artificiale può giocare un ruolo chiave nell'ottimizzazione della progettazione di vaccini e terapie, consentendo una personalizzazione delle soluzioni in base alle caratteristiche individuali dei pazienti. Ottimizzazione dell'organizzazione logistica e introduzione di vaccini "ready-to-use". Infine, la corretta informazione sull'innovazione: promuovere una corretta informazione sull'innovazione vaccinale è cruciale per contrastare la diffusione della disinformazione e promuovere la consapevolezza sull'importanza delle pratiche preventive. “La vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci dell'ambito delle strategie di Prevenzione in Sanità. Combinando tempestività, facilità di accesso, corretta informazione e innovazione scientifica è possibile ottimizzare l'efficacia delle strategie di prevenzione, proteggendo la salute dei cittadini e riducendo i costi associati alla gestione di tali malattie sul SSN”, ha dichiarato Liris.
I partecipanti hanno sottolineato l'importanza della prevenzione, insieme a un modello organizzativo efficiente, per garantire la sostenibilità del SSN. Il Direttore Generale Programmazione del Ministero della Salute, Amerigo Cicchetti, ha evidenziato come i vaccini efficaci e sicuri possano generare risparmi significativi in altri comparti della spesa sanitaria, contribuendo alla sostenibilità complessiva del sistema. "Vaccini efficaci e sicuri hanno un effetto importantissimo per il mantenimento della salute, cui si aggiunge un profilo di costo-efficacia particolarmente vantaggioso: inseriti in adeguati programmi di profilassi, possono generare addirittura dei risparmi – spiega - in altri comparti della spesa sanitaria come quello dei ricoveri o dei farmaci". "Le evidenze in ambito farmaco-economico - ha rilevato Cicchetti - mostrano che molto spesso i programmi di prevenzione vaccinale portano a ridurre la spesa complessiva del Servizio sanitario contribuendo appunto alla sua sostenibilità". Attualmente, ha quindi spiegato Cicchetti, "spendiamo in prevenzione solo il 5% del Fondo sanitario nazionale, pari a circa 6,5 miliardi di euro. La spesa complessiva per il welfare in Italia è pari a 540 miliardi, di cui 297 per le pensioni, 134 per la sanità e 112 per la spesa sociale. La voce più pesante sono appunto le pensioni pari al 13% sul Pil". Va considerato che in Inghilterra ad esempio, ha aggiunto, "la spesa per pensioni sul Pil è pari al 5%. E' un sistema diverso che consente quindi di allocare maggiori risorse su altre voci, come la sanità". In Italia, invece, "la voce relativa alle pensioni è incomprimibile e pertanto non possiamo aspettarci un aumento significativo della spesa sanitaria in futuro, e questo nonostante l'investimento colossale per la sanità degli ultimi anni". Pertanto, ha concluso Cicchetti, la "prevenzione ed i vaccini rappresentano uno strumento essenziale per garantire la tenuta del sistema sanitario".
Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria, Francesco Vaia, ha enfatizzato il ruolo strategico della prevenzione nel gestire correttamente la domanda di salute e nell'assicurare un'adeguata appropriazione delle risorse. “La Prevenzione può davvero essere protagonista del cambiamento, anzitutto culturale, di cui abbiamo bisogno per affrontare le sfide del nostro tempo, come quella della sostenibilità del Servizio Sanitario Italiano” - ha dichiarato - può essere lo strumento principe per governare correttamente la domanda di salute e fare in modo che essa sia sempre più appropriata. La spesa in prevenzione - ha concluso - è allora un investimento per il Paese e per la sostenibilità del sistema”. Un altro ruolo chiave lo gioca l’organizzazione della logistica e il setting degli interventi preventivi che tengano conto delle difficoltà legate alla necessità di un efficientamento dei modelli organizzativi, evitando “sprechi”. Altrettanto importante è sostenere gli operatori sanitari anche fornendo loro strumenti idonei e facili da usare come ad esempio la necessità di vaccini monodose così nel COVID come nell’influenza. “La medicina generale può essere la vera arma contro la esitazione vaccinale, ma questa può esplicitare il massimo della sua potenzialità solo in presenza di un investimento logistico-organizzativo coerente con il suo setting”, commenta Silvestro Scotti, Segretario Generale della FIMMFG