In una dichiarazione congiunta, la Società Americana degli Anestesisti (ASA) e la Fondazione per la Sicurezza dei Pazienti in Anestesia (APSF) hanno rilasciato nuove raccomandazioni aggiornate per la tempistica della chirurgia elettiva dopo una recente infezione da COVID-19.
L'importanza del COVID-19 e l'impatto che ha sugli individui non sono ridimensionati dalle nuove raccomandazioni riviste. Le raccomandazioni aggiornate includono quanto segue:
- I pazienti che presentano sintomi simil COVID-19 dovrebbero essere sottoposti a screening e, se appropriato, a test prima di sottoporsi a un intervento chirurgico elettivo. I medici dovrebbero considerare la tempistica e i sintomi dell'infezione per determinare quando i pazienti non sono più infettivi.
- Gli interventi non dovrebbero essere eseguiti entro due settimane dall'infezione da COVID-19, consentendo a anestesisti e chirurghi di valutare la gravità dei sintomi del paziente e ridurre il rischio non necessario di trasmissione dell'infezione agli operatori sanitari.
- Tra le due e le sette settimane dall'infezione COVID-19, i medici dovrebbero effettuare una valutazione del rischio per quel paziente, considerando fattori come età, gravità dell'infezione e rischio chirurgico.
- Il ritardo dell'intervento oltre le sette settimane dovrebbe essere preso in considerazione se il paziente continua a presentare sintomi.
- Le strutture sanitarie dovrebbero monitorare e tenere dei registri su complicazioni, morbilità e mortalità post-intervento nei pazienti sottoposti a chirurgia dopo aver avuto Covid-19.
"Sebbene l'emergenza sanitaria pubblica da COVID-19 sia terminata, l’epidemia continua e presenta nuove sfide per migliorare la pianificazione delle procedure chirurgiche", ha dichiarato Michael W. Champeau, presidente ASA. " Man mano che la malattia evolve sta diventando meno virulenta e sempre più persone sono vaccinate, si sono ammalate o hanno avuto entrambe le situazioni, queste raccomandazioni forniscono una guida per bilanciare sia i rischi di un intervento chirurgico elettivo sia i rischi nel ritardarlo."
"Le nostre raccomandazioni si sono evolute man mano che i dati sono cambiati ed questo è il documento più aggiornato per una cura sicura e di alta qualità per i pazienti", ha dichiarato Daniel J. Cole, presidente APSF.