
Il trattamento con gli anticorpi monoclonali anti-PCSK9 riduce del 65% i livelli di colesterolo LDL ed è ben tollerato dai pazienti, con un'aderenza pari al 95% e solo il 3% dei pazienti che abbandona la terapia a 18 mesi dalla prescrizione. Sono questi i dati salienti che arrivano da uno studio coordinato dall'Università 'Federico II' di Napoli e pubblicato sulla rivista Atherosclerosis. La ricerca, denominata AT-TARGET-IT, è uno studio di fase IV che ha coinvolto 798 pazienti, in dieci centri italiani, in terapia con anticorpi monoclonali anti-PCSK9, una nuova generazione di farmaci anti-colesterolo.
"I pazienti nel mondo reale hanno valori di colesterolo LDL elevati, per esempio nel caso di quelli reclutati nello studio erano superiori ai 140 mg/dL", commenta Pasquale Perrone Filardi, direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare all'Università 'Federico II' e coordinatore dello studio. 'Per raggiungere i livelli target di LDL, gli anticorpi monoclonali anti-PCSK9 si confermano farmaci molto potenti: se negli studi di fase 3 hanno ridotto il colesterolo del 59%, la riduzione osservata nel nostro studio è stata quasi del 65%, portando i pazienti a rischio alto o molto alto a 51,5 mg/dL al momento dell'ultima osservazione".
Lo studio ha inoltre valutato quanti pazienti erano ancora in trattamento a 6, 12 e 18 mesi dalla prescrizione. Dopo i primi 6 mesi il 99,7% dei pazienti stava proseguendo la terapia; al momento della pubblicazione dello studio nei pazienti con un follow up superiore a 12 e a 18 mesi la persistenza è stata rispettivamente del 98,1% e del 97,5%. Inoltre, 760 dei 798 pazienti (95,2%) si sono dimostrati altamente aderenti al trattamento.