Oltre 125mila aggressioni l’anno contro gli infermieri, pari a un’incidenza del 27–28% del personale. È la stima del sindacato Nursing Up, che indica per l’Italia uno dei tassi più alti d’Europa considerando sia le denunce sia il sommerso. Su circa 460mila infermieri, un professionista su quattro riferirebbe ogni anno un episodio di violenza fisica o verbale.
Secondo il sindacato, i casi ufficialmente denunciati sono circa 5mila l’anno, mentre il sommerso supererebbe 120mila episodi. L’analisi si basa sui tassi di sotto-segnalazione indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla European Federation of Nurses Associations, secondo cui solo un terzo delle aggressioni in Europa viene registrato. Nursing Up stima che in Italia venga denunciato un episodio su venticinque, una quota inferiore rispetto ad altri Paesi europei.
Il confronto internazionale elaborato dal sindacato mostra valori più bassi in altri contesti, se rapportati al numero complessivo degli operatori: nel Regno Unito l’incidenza stimata si aggira attorno al 15%, in Francia intorno al 12%, in Germania tra il 10% e il 12%, nei Paesi Bassi circa il 7%. Secondo Nursing Up, l’Italia presenta quindi la percentuale più elevata di vittime di aggressioni tra i Paesi europei considerati.
Il sindacato attribuisce l’aumento degli episodi alla carenza di personale e alla pressione sui servizi di emergenza. «Siamo davvero al limite – denuncia Antonio De Palma, presidente del Nursing Up –. I pronto soccorso italiani sono diventati trincee. I governi di ogni colore hanno ignorato il problema o si sono limitati a leggi spot. Senza più personale, senza filtri territoriali, la rabbia dei cittadini esplode sui nostri operatori». De Palma aggiunge che «ogni aggressione è un segnale d’allarme» e chiede misure strutturali per la sicurezza del personale.
Secondo il sindacato, l’emersione del sommerso richiede strumenti omogenei di rilevazione e tutela. Nel comunicato si evidenzia che Paesi nordici e anglosassoni presentano quote di sommerso tra il 40% e il 50%, mentre in Europa continentale si sale al 60–70%, fino a superare l’80–90% nelle aree mediterranee.
Nursing Up propone l’istituzione di un registro nazionale obbligatorio delle aggressioni, presidi di sicurezza permanenti nei pronto soccorso, formazione obbligatoria sulla de-escalation, una campagna pubblica sul rispetto verso il personale sanitario e un piano straordinario di assunzioni. Tra le richieste figurano anche premi di ingaggio per contrastare l’emigrazione professionale e favorire il rientro degli infermieri italiani all’estero.
Il sindacato sottolinea infine che la sicurezza degli operatori rappresenta una priorità per la tenuta del sistema sanitario e ribadisce la necessità di interventi strutturali oltre le misure emergenziali adottate negli ultimi anni.