Completare rapidamente gli Accordi Integrativi Regionali (AIR) ancora aperti, così da rendere pienamente operativo l’Accordo Collettivo Nazionale siglato in Sisac. È la richiesta espressa dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg), che riprende l’appello del presidente dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale sulla necessità di dare attuazione uniforme agli impegni già definiti a livello nazionale.
“Apprezziamo l’esigenza espressa dal presidente De Pascale: arrivare presto alla definizione e alla sigla degli AIR è oggi una priorità, perché senza gli AIR non si dà gambe all’ACN e non si risponde ai bisogni dei cittadini sul territorio”, afferma Carlo Curatola, membro dell’Esecutivo nazionale Fimmg.
Secondo Fimmg, la chiusura degli accordi integrativi relativi al 2024 rappresenta il passaggio indispensabile per completare il percorso avviato con la preintesa firmata in Sisac, traducendo l’intesa nazionale in un quadro applicabile in modo omogeneo nelle diverse Regioni, con tempi certi di attuazione. In questa cornice, la Federazione ribadisce anche la necessità di avviare in tempi brevi il confronto con Regioni e Ministero per definire il nuovo atto di indirizzo 2025–2027, così da arrivare alla firma del prossimo ACN entro giugno 2026 e riallinearne la vigenza agli anni correnti.
“La firma degli AIR, necessaria in tutte le Regioni dove non sono stati ancora siglati, è una priorità e per noi rappresenta un obiettivo irrinunciabile”, aggiunge Curatola. Calendarizzare in maniera serrata i tavoli trattanti per chiudere entro Natale sarebbe, secondo la Federazione, un segnale importante in Emilia-Romagna e un riferimento per le altre Regioni.
Fimmg sottolinea inoltre che il clima di collaborazione registrato nei dialoghi nazionali deve tradursi in soluzioni concrete, capaci di sostenere gli obiettivi previsti dal PNRR e il rafforzamento dell’assistenza territoriale. Un eventuale ritardo nell’attuazione degli accordi rischierebbe, secondo il sindacato, di mettere in discussione la tenuta della medicina generale e la coerenza complessiva del percorso di potenziamento della sanità primaria.
“Come Fimmg viviamo la responsabilità del momento diversamente da altri che sembrano inseguire proteste senza proposte – dichiara il Segretario Generale Fimmg Silvestro Scotti – e, nel rappresentare le colleghe e i colleghi, abbiamo il dovere di pensare anche al futuro: investire oggi, dando fiducia a chi ci dà fiducia. È il modo per garantire ai cittadini una medicina generale forte, vicina e capace di affrontare le sfide che ci attendono”.