Sospendere la sottoscrizione del contratto prima di aver risolto la disparità di finanziamento dell’indennità di specificità tra medici e veterinari, da un lato, e gli altri Dirigenti Sanitari dall’altro. È la richiesta avanzata dalla Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN al Governo e al tavolo negoziale per il rinnovo del CCNL 2022-2024.
Secondo il sindacato, l’indennità di specificità è stata finanziata nella precedente legge di bilancio per medici e veterinari, con applicazione a regime dal 2026, senza un analogo intervento per psicologi, biologi, farmacisti, chimici, fisici e Dirigenti delle professioni sanitarie. La Fp Cgil segnala inoltre che, nella legge di bilancio attualmente in discussione, le risorse destinate a medici e veterinari risultano ulteriormente incrementate, mentre non vi sarebbe un adeguamento per il resto della dirigenza sanitaria.
La sigla definisce questa situazione una sperequazione che coinvolge professionisti impegnati quotidianamente nei servizi ospedalieri e territoriali. Figure che, sottolinea la nota, «contribuiscono con attività specifiche e infungibili alla tutela della salute, al fianco e in collaborazione con i colleghi medici e veterinari». La disparità interna all’area contrattuale è ritenuta dalla Fp Cgil «inaccettabile» e tale da «minare l’unità dei professionisti» e «dividere il sistema di cura».
La posizione espressa riguarda anche l’impostazione complessiva del modello di organizzazione sanitaria. Il sindacato sostiene che differenziare gli incrementi economici solo per alcune categorie «realizza un modello medicocentrico, incentrato sugli ospedali e sulla prestazione, invece che sulla presa in carico globale della persona». Una scelta considerata in contrasto con le indicazioni di Oms, Pnrr e Dm 77, che orientano il sistema verso prevenzione e servizi territoriali integrati.
La Fp Cgil richiama quindi la necessità di non accelerare la chiusura del contratto. Il tavolo per il rinnovo, ricorda la sigla, è al terzo incontro e una firma prematura «significherebbe rinunciare a una negoziazione approfondita sulle parti economiche e normative». Per il sindacato, la definizione delle risorse economiche deve arrivare prima della sottoscrizione del CCNL, nell’ambito della legge di bilancio. «Fare una vertenza dopo la firma non serve a nulla: la trattativa deve essere condotta ora», conclude la nota.