Pfizer ha avviato una doppia azione legale contro Novo Nordisk, accusando l’azienda danese di aver strutturato la propria offerta da 9 miliardi di dollari per Metsera con l’obiettivo di ritardare l’ingresso sul mercato dei suoi farmaci anti-obesità piuttosto che di concludere un’acquisizione reale. Lo riferisce Reuters sottolineando come la causa, presentata presso la Corte di Cancelleria e la Corte federale del Delaware, segue l’annuncio di una nuova offerta non sollecitata di Novo per la biotech statunitense Metsera, impegnata nello sviluppo di agonisti GLP-1 di nuova generazione a somministrazione mensile. Secondo Pfizer, la proposta prevede un “periodo di chiusura” di 30 mesi, che impedirebbe a Metsera di proseguire rapidamente la ricerca e l’immissione in commercio dei propri farmaci.
Pfizer aveva già raggiunto in settembre un accordo per acquisire Metsera fino a 7,3 miliardi di dollari, dopo una lunga competizione privata con Novo. La biotech aveva respinto per sei volte le precedenti offerte della società danese, ritenendo eccessiva la sua quota nel mercato dei farmaci per l’obesità e temendo problemi di antitrust. La scorsa settimana, dopo un cambio del consiglio di amministrazione di Metsera deciso dal principale investitore di Novo, la società ha però dichiarato “superiore” la nuova proposta danese e concesso a Pfizer tempo fino a martedì per rilanciare.
Nel testo dell’accusa, Pfizer afferma che l’offerta di Novo non rappresenta un’operazione autentica ma una manovra strategica per bloccare un concorrente emergente e preservare le quote di mercato dei propri prodotti Wegovy e Ozempic. L’azienda sostiene inoltre che l’offerta da 6,5 miliardi di dollari upfront includa clausole restrittive tali da ostacolare la prosecuzione degli studi clinici.
Novo Nordisk ha respinto le accuse, dichiarando di aver rispettato i vincoli previsti dall’accordo e di voler utilizzare la propria esperienza “per accelerare la commercializzazione delle terapie di Metsera a beneficio dei pazienti”. Metsera ha definito le affermazioni di Pfizer “prive di fondamento”, sostenendo che la causa miri solo a ridurre il prezzo di acquisizione.
Il contenzioso si inserisce in una fase di profondo riassetto aziendale per Novo Nordisk. Il nuovo amministratore delegato Mike Doustdar, nominato in agosto, presenterà questa settimana i primi risultati trimestrali. La società ha tagliato circa 9.000 posti di lavoro e il principale azionista, la Novo Nordisk Foundation, ha sostituito l’intero consiglio di amministrazione, accusando la precedente gestione di lentezza nella corsa ai farmaci per la perdita di peso.
Novo, che nel 2024 era l’azienda quotata più valorizzata d’Europa, ha perso circa il 50% del proprio valore azionario nel 2025 e ha rivisto al ribasso tre volte le stime di crescita. Secondo gli analisti citati da Reuters, la mossa su Metsera riflette la nuova strategia di Doustdar, volta a rafforzare la pipeline in un mercato in rallentamento, oggi dominato da Novo e Eli Lilly, con un valore stimato fino a 150 miliardi di dollari l’anno.