Pubblicati su European Urology i risultati dello studio RIDERS, coordinato dall’IRCCS Candiolo (Torino), che per la prima volta dimostra la maggiore efficacia della prostatectomia radicale robot-assistita con integrazione di intelligenza artificiale e realtà aumentata. La nuova procedura consente di bilanciare il controllo oncologico con la conservazione della qualità di vita, riducendo il rischio di margini positivi e migliorando il recupero di continenza e potenza sessuale.
La tecnologia utilizza immagini di risonanza magnetica per creare un modello tridimensionale di prostata e tumore. Il modello viene sovrapposto in tempo reale al campo operatorio, fornendo al chirurgo indicazioni di precisione sui margini di resezione e sui fasci neuro-vascolari. L’algoritmo di IA riconosce un catetere di riferimento e ancora il modello virtuale alla posizione reale dell’organo, proiettando l’area tumorale visibile in verde.
Lo studio ha coinvolto 133 pazienti con tumore prostatico in fase iniziale o localmente avanzata, confrontando 84 interventi standard e 49 con IA e realtà aumentata. La nuova tecnica ha ridotto i margini positivi sui fasci neurovascolari dal 39% al 22%, con un recupero completo della continenza nel 91% dei pazienti a 12 mesi, contro il 71% del gruppo di controllo. Il recupero della funzione sessuale è risultato simile (41% vs 40%), confermando che la maggiore radicalità oncologica non compromette gli esiti funzionali.
“È il risultato di quasi dieci anni di lavoro che ci hanno permesso di perfezionare prima la ricostruzione 3D e poi l’applicazione della realtà aumentata,” ha dichiarato Francesco Porpiglia, professore ordinario di Urologia all’Università di Torino e direttore dell’Urologia dell’IRCCS Candiolo. “La procedura consente di risparmiare i nervi e al tempo stesso ottenere un controllo oncologico più efficace.”
Il direttore generale Salvatore Nieddu sottolinea che questi risultati “confermano la leadership dell’IRCCS Candiolo nella chirurgia oncologica di precisione e aprono la strada a procedure sempre più integrate, dove l’intelligenza artificiale supporta il chirurgo nel bilanciare guarigione e qualità di vita.”
Il team prevede ora un studio multicentrico randomizzato per validare i dati su una casistica più ampia. Il lavoro coincide con l’avvio di Movember, la campagna internazionale dedicata alla salute maschile e alla prevenzione dei tumori della prostata.