Stanno "guadagnando terreno" in tutta Europa i prodotti sintetici derivati dalla cannabis, gli oppioidi e i catinoni, con effetti simili alle anfetamine. L'Agenzia europea per le droghe (Euda), invita alla vigilanza di fronte a questa "minaccia emergente". L'Euda stima che nel 2023 ci siano stati 7.500 decessi correlati alla droga, rispetto ai 7.100 del 2022 in Europa, casi in cui "gli oppioidi combinati con altre sostanze sono stati la causa principale", si legge nel rapporto annuale, presentato a Lisbona. Di fronte all'aumento dei sequestri, in particolare di precursori, e considerati "l'aumento delle intimidazioni e della violenza legate al traffico di droga" e "il crescente coinvolgimento di giovani vulnerabili in tutta Europa", il direttore esecutivo dell'Euda, Alexis Goosdeel, ha chiesto in una conferenza stampa agli Stati membri dell'Ue di "agire", per rafforzare i sistemi di sorveglianza e di allerta. "L'aumento di sostanze molto potenti e modelli di consumo più complessi stanno mettendo a dura prova i sistemi sanitari e di sicurezza", ha insistito, paragonando la situazione al mito di Sisifo.
Il rapporto raccoglie e analizza i dati sull'evoluzione del consumo di droghe e del mercato in 29 Paesi, i 27 Stati membri dell'Unione europea, nonché Norvegia e Turchia. L'uso simultaneo di diverse droghe "rimane fonte di preoccupazione" e complica il trattamento dei consumatori, sottolinea l'agenzia. "L'accesso ai dati è essenziale" per "fornire alle nostre forze dell'ordine gli strumenti necessari per combattere i criminali" ed evitare che "abbiano le mani legate", ha dichiarato il commissario europeo per gli Affari interni e le Migrazioni, Magnus Brunner. Il politico austriaco ha affermato che la cooperazione è "la chiave", in particolare con i Paesi latinoamericani. Dal 2009, "88 nuovi oppioidi sintetici sono apparsi sul mercato europeo della droga", afferma il rapporto dell'Euda, che li descrive come "molto potenti". L'uso di queste sostanze comporta "un rischio significativo di intossicazione e morte". L'Euda è inoltre preoccupata per la crescente produzione sul suolo europeo di altre droghe sintetiche come anfetamine, Mdma e catinoni. La vicinanza tra i siti di produzione e i consumatori "potrebbe accelerare l'evoluzione delle tendenze di consumo", osserva. I sequestri di catinoni sintetici, come il 2-Mmc o il 4-Bmc, stimolanti sintetici simili al catinone (il principio attivo del khat), sono in aumento: nel 2023 ne sono state sequestrate 37 tonnellate in Europa, rispetto alle 27 del 2022 e alle 4,5 tonnellate del 2021. "Si trattava principalmente di grandi importazioni dall'India, transitate per lo più attraverso i Paesi Bassi", precisa l'agenzia, aggiungendo che quantità significative di queste sostanze vengono prodotte anche nei Paesi europei "dove viene individuato un numero crescente di siti di produzione di droga". Entro il 2023, nell'Ue sono stati smantellati circa 53 siti di produzione di questi catinoni, la maggior parte dei quali in Polonia, rispetto ai 29 del 2022.
La cocaina rimane tuttavia lo stimolante illecito "più utilizzato in Europa, da circa 4,6 milioni" di europei di età compresa tra 15 e 64 anni nel 2024. Mentre la droga più popolare rimane la cannabis, con 24 milioni di consumatori in Europa nel 2024, secondo i dati Euda. L'agenzia avverte che alcuni prodotti venduti come cannabis "potrebbero essere adulterati con nuovi cannabinoidi sintetici ad alto contenuto di principio attivo, all'insaputa dei consumatori". I cannabinoidi sono sostanze sintetiche o semisintetiche che imitano gli effetti del Thc, il componente psicoattivo della cannabis. Nel giugno 2024, circa trenta persone sono rimaste gravemente avvelenate in Ungheria dopo aver consumato "caramelle gommose contenenti potenti cannabinoidi semisintetici". Secondo l'Euda, "i rapidi cambiamenti nel mercato europeo della droga stanno creando nuovi rischi per la salute e la sicurezza", con "fornitori e consumatori che si adattano all'instabilità geopolitica, alla globalizzazione e ai progressi tecnologici". L'agenzia ha annunciato nuove iniziative, come un "sistema di allerta europeo", "un sistema per la valutazione delle minacce alla salute e alla sicurezza" e "una rete di laboratori di analisi forense e tossicologica per una migliore condivisione delle informazioni" su queste droghe sintetiche, sistemi "attualmente in fase di sviluppo".