 
        L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato nuove raccomandazioni sulla gestione clinica e sulla prevenzione e controllo delle infezioni (IPC) da mpox. Il documento si applica ai pazienti assistiti in ambito comunitario, domiciliare o in strutture sanitarie. I casi acuti o a rischio di complicazioni devono essere gestiti in ambiente ospedaliero. Solo i casi lievi e non complicati possono essere trattati a domicilio.
Le indicazioni si rivolgono a professionisti della salute pubblica, clinici, operatori sanitari, responsabili di strutture, specialisti in IPC e operatori attivi in contesti quali medicina generale, cliniche di salute sessuale, pronto soccorso, studi dentistici, ostetricia, ginecologia, pediatria e reparti di malattie infettive.
– Utilizzo di respiratori durante procedure che generano aerosol e nei locali con scarsa ventilazione.
Prevenzione e controllo dell’infezione in ambito domiciliare
– Nei casi lievi, se le lesioni sono coperte e il paziente indossa una mascherina medica aderente durante i contatti, non è richiesta l’isolamento.
– I pazienti che non riescono a coprire le lesioni o non indossano la mascherina devono rimanere isolati in casa.
– Devono essere adottate misure per ridurre la contaminazione ambientale.
– Le madri con mpox possono continuare ad allattare, limitando il contatto diretto con il neonato.
– Una volta guarite le lesioni, possono riprendere l’allattamento e il contatto diretto.
– Nei pazienti con infezione da mpox e HIV, l’OMS raccomanda l’avvio rapido della terapia antiretrovirale nei soggetti ART-naïve o che hanno interrotto la terapia.