Screening dedicati alla salute della donna, nuovi test neonatali, attenzione alle psicosi e ai disturbi alimentari. Dopo anni di attese, rinvii e battaglie burocratiche, il ministero della Salute accelera sull’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a garantire a tutti i cittadini. L’ultimo aggiornamento risale al 2017, ma è solo dal 1° gennaio 2024 che le nuove prestazioni allora previste sono finalmente entrate in vigore – a seguito anche di ricorsi al Tar per la definizione delle tariffe. Ora, però, il Governo si prepara a una nuova svolta, più tempestiva, con due provvedimenti fondamentali attesi in Conferenza Stato-Regioni, probabilmente già nella seduta del prossimo 7 maggio.
Il primo intervento sarà un decreto ministeriale “iso-risorse”, che rivede definizioni tecniche, introduce nuove esenzioni e perfeziona il sistema esistente. Il secondo è un Dpcm finanziato con 149 milioni di euro annui, destinato a rendere operative nuove prestazioni sanitarie in linea con l’evoluzione tecnologica e l’emergere di nuovi bisogni di salute. Tra le novità più attese, quelle per la salute femminile: durante la gravidanza saranno a carico del SSN test per il citomegalovirus e per gli anticorpi IgG e IgM, ma soprattutto il test Nipt (Non Invasive Prenatal Testing) sul DNA fetale per la diagnosi precoce delle principali trisomie (13, 18, 21). Questo esame, già disponibile in alcune Regioni, potrebbe ora essere garantito a oltre 90mila donne ogni anno. Sempre per le donne, l’aggiornamento include prestazioni di screening genetico e sorveglianza per i tumori ereditari alla mammella e all’ovaio, mirate a individuare le varianti dei geni BRCA1 e BRCA2 in soggetti con familiarità oncologica.
Sul fronte neonatale, oltre alla SMA, si allarga il perimetro degli screening gratuiti: verranno introdotti esami per otto malattie metaboliche rare, tra cui Scid, Fabry e Gaucher, che permetteranno diagnosi precoci fondamentali per la qualità della vita dei piccoli pazienti. Una delle misure più significative – anche in termini economici – riguarda l’inclusione nei Lea delle sedute terapeutiche per i disturbi alimentari. Con uno stanziamento di 63 milioni di euro l’anno, saranno garantite fino a 20 sedute gratuite l’anno per patologie come anoressia e bulimia, che entrano ufficialmente anche nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti. In materia di esenzioni per patologia, si segnalano due importanti ingressi: la fibromialgia nelle forme gravi e le infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari. Per altre patologie già esenti – come asma grave, psicosi, colite ulcerosa, epatite cronica e cirrosi epatica – il nuovo decreto prevede un ampliamento delle prestazioni gratuite. Un altro tassello fondamentale riguarda la protesica. Il decreto ministeriale introduce una nuova definizione di “ausilio su misura”, specificando che si tratta di dispositivi progettati su prescrizione individuale, secondo le esigenze specifiche del singolo paziente, da personale qualificato. Un passaggio tecnico ma cruciale per rafforzare i diritti delle persone con disabilità e garantire loro ausili più efficaci e personalizzati.