Negli Stati Uniti, la variante LP.8.1 di Sars-CoV-2 è diventata la più diffusa, rappresentando il 42% dei nuovi casi e superando XEC (31%), che era dominante da dicembre. Identificata per la prima volta a luglio 2023 e rilevata in 23 Paesi a febbraio, LP.8.1 discende dalla JN.1, la variante inclusa nel vaccino anti-Covid aggiornato.
Nonostante la sua diffusione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) non ritiene che LP.8.1 possa aumentare il carico sui sistemi sanitari, confermando che i vaccini attuali restano efficaci contro la malattia sintomatica e grave. Non esistono al momento dati certi sugli effetti clinici dell’infezione da LP.8.1, ma secondo uno studio pubblicato su Lancet Infectious Disease, la variante mostra una minore infettività rispetto a JN.1, ma una maggiore capacità di evasione immunitaria.
L’evoluzione del virus continua a essere monitorata, ma per ora non emergono segnali di maggiore pericolosità rispetto alle varianti precedenti.