L’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) ha annunciato l’avvio della Piattaforma Nazionale di Telemedicina, un’iniziativa prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Secondo quanto comunicato dall'Agenas, la fase di popolamento dati da parte delle Regioni e delle Province Autonome è già in corso e permetterà, entro dicembre 2025, di assistere almeno 300mila pazienti attraverso strumenti di telemedicina. Questo numero è destinato a crescere fino a circa 790.000 pazienti, in linea con quanto stabilito dal Decreto Ministeriale Salute del 28 settembre 2023.
Come Funziona la Piattaforma
L’infrastruttura della Piattaforma Nazionale di Telemedicina è strutturata su due livelli:
• Un’Infrastruttura Nazionale di Telemedicina (INT), gestita da Agenas, che fornisce i servizi di base per lo sviluppo, l’armonizzazione e il monitoraggio della telemedicina a livello nazionale.
• Ventuno Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT), che si occupano dell’effettiva erogazione dei servizi sanitari nelle Regioni e Province Autonome.
L’INT consente l’interoperabilità tra le diverse infrastrutture regionali, garantendo una maggiore qualità e uniformità nell’assistenza sanitaria. Inoltre, è allineata con le iniziative europee nel settore dell’e-Health e con l’Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS), favorendo la digitalizzazione della sanità pubblica.
Cosa Cambia per i Medici?
Secondo Agenas, l’utilizzo della piattaforma coinvolgerà una vasta platea di operatori sanitari, tra cui:
• 42.674 medici del ruolo unico
• 121.969 medici specialisti
• 6.650 pediatri di libera scelta
• 99.161 infermieri
• 121.597 altri professionisti sanitari
Dal punto di vista operativo, Agenas ha sviluppato un linguaggio standardizzato che descrive le attività necessarie per l’erogazione dei servizi di telemedicina. Questo linguaggio può essere visualizzato in formato grafico dai professionisti sanitari e tradotto in istruzioni informatiche immediatamente eseguibili dalle piattaforme regionali. Inoltre, è progettato per essere interoperabile con il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, migliorando la tracciabilità e verificabilità delle prestazioni.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sul trattamento dei dati personali all’interno della piattaforma. Tuttavia, l’approvazione definitiva è ancora soggetta al parere dell’Agenzia per la Cybersicurezza e della Conferenza Stato-Regioni.
Prossimi Passi
L’obiettivo è garantire una copertura progressiva dei servizi di telemedicina su tutto il territorio nazionale. Le Regioni stanno attualmente definendo le modalità operative per l’adozione delle infrastrutture e l’integrazione con i sistemi sanitari locali.
Con questa nuova piattaforma, Agenas punta a migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria, garantendo strumenti avanzati per i professionisti e una maggiore accessibilità alle cure per i pazienti, in particolare per coloro che necessitano di monitoraggio continuo e assistenza a distanza.