Un'azienda sanitaria su 4 non rispetta le norme per la riduzione delle liste d'attesa. È quanto è emerso nel corso della riunione del tavolo istituito al ministero della Salute per accompagnare le Regioni nell'attuazione del decreto-legge 73 del 2024. Su mandato del ministro Orazio Schillaci, i Nas hanno effettuato ispezioni da ottobre a dicembre 2024, la seconda campagna dopo quella della primavera del 2023. Su circa 3mila ispezioni, sono emerse irregolarità nel 27% dei casi relative alla gestione delle agende di prenotazione, gli accessi alle agende di personale non autorizzato, la chiusura delle agende, l'utilizzo delle classi di priorità e autorizzazioni all'intramoenia.
"Sebbene persistano delle criticità - ha detto il Ministro Schillaci - dal confronto tra le due campagne di ispezioni abbiamo riscontrato alcuni miglioramenti anche grazie agli strumenti legislativi messi in campo. È stato rilevato un maggiore impegno nella pulizia delle liste d'attesa così come nei sistemi di recall e disdetta. Ma ci sono ancora fenomeni che non garantiscono ai cittadini il diritto alle visite nei tempi previsti. Su questo dobbiamo continuare a lavorare con le Regioni guardando agli esempi di buone pratiche che dimostrano come attivando le misure previste nella legge si possono abbattere i tempi di attesa ed erogare ai cittadini servizi efficienti".
Nel corso della riunione è stato fatto il punto anche sullo stato dell'arte della nuova piattaforma di monitoraggio e sui percorsi di tutela, come la visita in intramoenia o presso il privato accreditato, che le aziende devono attivare per assicurare ai pazienti le visite e gli esami qualora il servizio pubblico non rispetti i tempi delle classi di priorità.