Se la Federazione Cimo-Fesmed accoglie con soddisfazione l'intenzione del ministro della Salute Orazio Schillaci tassare al 15% le indennità di specificità in modo da alzare gli stipendi del personale sanitario, di pare contrario e il Sindacato nazionale autonomo medici italiani. “È inaccettabile e discriminatoria nei confronti dei medici convenzionati”, è stato il commento di Angelo Testa, presidente nazionale Snami. “Lavoriamo ogni giorno per garantire assistenza a milioni di cittadini, gestendo l'enorme carico dell'assistenza territoriale, affrontando in prima linea le cronicità e le emergenze sanitarie,eppure, siamo stati completamente esclusi da questa misura fiscale, che andrà a vantaggio solo dei medici dipendenti, lasciando i medici di medicina generale soggetti alla tassazione ordinaria", sostiene Snami.
Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed alla quale aderiscono Anpo-Ascoti, Cimo, Cimpo e Fesmed, si augura, inoltre, che “nella legge di Bilancio trovino spazio anche lo sblocco del tetto di spesa per il personale e la proroga dello scudo penale, in attesa che la Commissione Nordio sulla colpa medica concluda i lavori. Infine, evidenziamo ancora una volta la necessità di aprire rapidamente le trattative per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici, senza necessariamente attendere la conclusione di quello del comparto, considerando che il Ccnl in vigore è scaduto già da 3 anni. Si tratta di provvedimenti limitati, ma fondamentali - sottolinea il leader sindacale - per ridare un po' di respiro al personale sanitario e agli ospedali, ormai in affanno in tutta Italia".
Per Testa, “una flat tax per noi vorrebbe dire dare un po' di ossigeno al territorio anche in termini di organizzazione del lavoro anche con conseguente alleggerimento del carico lavorativo sugli ospedali" spiega Testa che aggiunge "mentre i medici dipendenti vedranno l'aliquota scendere dal 43% al 15% sulle indennità di specificità, i medici di Medicina generale continueranno a essere soggetti a una tassazione piena, nonostante affrontino le stesse difficoltà. Chiediamo a gran voce al governo di estendere ai medici di medicina generale la flat tax". "Se vogliamo una sanità veramente equa e moderna, dobbiamo smettere di creare divisioni all'interno della professione medica. Solo riconoscendo il valore di tutti i professionisti, dipendenti e convenzionati, possiamo garantire ai cittadini un'assistenza sanitaria all'altezza delle loro esigenze", conclude.