La vecchiaia può definirsi una malattia: il corpo risponde meno prontamente alle sfide ambientali, si diventa fragili.
Diversi studi si stanno concentrando sul fatto che il processo di invecchiamento è quasi sempre contraddistinto da una perdita lenta e inesorabile di informazioni epigenetiche e questo fenomeno impatta notevolmente sulla longevità.
Tutto questo è peggiorato dall’inquinamento: negli ultimi 70 anni, caratterizzati da inquinamento chimico legato alla produzione industriale, sono state riversate nella biosfera –e nei singoli organismi viventi- migliaia le molecole xenobiotiche, per il momento circa 120.000. Si tratta di elementi letteralmente nemici della vita, in grado di interferire con i più fini meccanismi biochimici e segnaletici propri di tutti gli organismi viventi.
Non a caso nasce il club di Endocrinologia ambientale, per curarsi di interferenti endocrini e patologie umane ad essi legati.
Per fare il punto sull’invecchiamento si terrà l’8 settembre, un grande convegno a Bologna, presso l’Hotel Savoia, per fare il punto sul nuovo paradigma della medicina e dell’invecchiamento: l’epigenetica. Questo convegno imposta un reale cambio di paradigma, ponendo le basi per una medicina preventiva, predittiva, partecipativa e personalizzata.
L’evento vedrà la moderazione della professoressa Grazia Fenu Pintori dell’Università di Sassari e di Giorgio Terziani, durante la mattinata e di Pier Antonio Bacci nel pomeriggio, si parlerà di medicina mitocondriale, di come prevenire i danni a livello cellulare.
La modulazione epigenetica dell’infiammazione riveste un fondamentale approccio in questo ambito. Ipossia, metabolomica, regolazione neuroendocrina, riprogrammazione epigenetica, strategie di longevità saranno alcuni dei temi pregnanti.
Si parlerà di sonno, stress e infiammazione, con enfasi sul ruolo della nutrizione e nutraceutica, di energia vitale, di microbiota, di intossicazione da metalli pesanti, della vita attraverso la placenta, di infertilità.
Il problema della mancanza di ossigeno a livello cellulare verrà affrontato sia in ambito tiroideo (Luca Speciani), sia per l’apparato neuro endocrino (Bartolomeo Allegrini) o l’aterosclerosi (Salvatore di Meglio).
Gli aspetti fisiopatologici della mancanza di ossigeno verranno trattati anche dal punto di vista biochimico dal prof Mauro Miceli, mentre Carlo Ventura, docente di biologia all’Università di Bologna, spiegherà come la bio fisica sia fondamentale per capire la biochimica.
Primi duemila giorni di vita (Simona Nava), infertilità (Luigi Montano), medicina mitocondriale (Massimo Spattini), metabolomica (Vassilos Fanos), intossicazione da metalli pesanti (Mauro Mario Mariani) sono tutte tematiche epigenetiche, a farci capire il nuovo paradigma che è già prepotentemente insediato nella clinica.
A ricordarci che le cellule si riprogrammano epigeneticamente e che l’invecchiamento è per gran parte fattore ambientale reversibile saranno le trattazioni di Franco Canestrari e Emanuele de Nobili: a Francesco Balducci, il compito di illustrare le strategie per la salute mitocondriale e per la longevità.
Infine, Andrea Pensotti affronterà un tema universale, quello di energia vitale come contrasto all’astenia e all’invecchiamento.
Dell’importanza di considerare il “self”, cioè l’intero organismo parleranno, infine, Daniela Lucangeli dal punto di vista psicologico e Francesco Garritano parlerà invece di come l’impatto delle emozioni sul Self produce una cascata fisio patologica che non è possibile ignorare e la migliore prova viene offerta dalle spiegazioni sulla sindrome fibromialgica.