"Il Ssn italiano è vicino al punto di non ritorno. E il progressivo arretramento della sanità pubblica è, con evidenza, un colpo mortale per i bilanci delle famiglie e un ridimensionamento del diritto alla salute". A lanciare l'allarme, contestando la legge sull'autonomia differenziata, è la Uil che, in uno studio, evidenzia i costi per i cittadini se la sanità diventasse solo privata, con l'ulteriore aggravante che questi risulterebbero più alti al sud dove l'offerta di servizi è minore. “Tutti i provvedimenti dell'Esecutivo Meloni in materia di sanità, a partire dalle leggi di bilancio per finire al recente decreto abbatti liste, vanno nella direzione di un rafforzamento della sanità privata a discapito di quella pubblica. Direzione che aggrava sempre più il malessere economico di molte famiglie italiane, costrette a modulare il proprio bisogno di cura, in funzione delle proprie disponibilità reddituali", si legge. Da qui l'analisi della Uil effettuata in tre regioni: Lombardia, Lazio e Calabria.