Schiarita nel Lazio sul tema dell’iperprescrizione dei medici di famiglia che nelle scorse settimane sono stati convocati direttamente dai distretti delle Asl per motivare le troppe ricette: nel mirino, gastroprotettori antidiabetici, eparine e in qualche caso farmaci a costo relativamente alto. Venerdì scorso una delegazione della Fimmg Lazio ha incontrato la Direzione Regionale. In un clima definito “costruttivo e collaborativo”, il sindacato dei medici di famiglia ha esposto le perplessità sul metodo della convocazione diretta dei singoli medici di medicina generale per giustificare alcune prescrizioni effettuate, al posto dell’attivazione dei comitati per l’appropriatezza prescrittiva previsti dagli accordi nazionale e regionali. È stato contestato anche il metodo contabile: lo scostamento di ciascun medico dalla media veniva evidenziato dai referenti Asl a partire dal dato delle confezioni erogate. Un dato che «esula da una corretta valutazione di appropriatezza prescrittiva, che deve considerare anche una valutazione clinica», come sottolineano in un comunicato il Segretario Fimmg Lazio Giovanni Cirilli e il vice Alberto Chiriatti. Sono stati richiesti anche chiarimenti sulla genesi del dato.
Preso atto delle osservazioni, il Direttore della programmazione sanitaria regionale Andrea Urbani ha accolto la richiesta sindacale di coinvolgere, anziché i singoli medici, i coordinatori delle unità di cure primarie. Saranno loro ad interfacciarsi tra distretto, medici di famiglia, e altre figure, tra cui gli specialisti. Per i farmaci ad alto costo (semaglutide, denosumab per l’osteoporosi etc ) la Fimmg ha proposto che l’erogazione e il frazionamento, con il controllo dei pezzi erogati fino al raggiungimento del tetto fissato dalla regione, siano affidati alle farmacie con il medesimo meccanismo in essere per i Nuovi anticoagulanti orali o i presidi per i diabetici (cioè piano terapeutico computerizzato e frazionamento della confezione da parte del farmacista, con l’impossibilità di dispensare più di una scatola al mese). Verranno poi individuati altri indicatori condivisi. «La delegazione – recita il comunicato Fimmg – ha ribadito la disponibilità e collaborazione, purché qualsiasi azione sia inserita in un’ottica di sistema. Al termine è stata infine ribadita la necessità di dare il via ad una serie di incontri per avviare velocemente la definizione del nuovo Accordo Integrativo Regionale e a chiudere tutte le questioni rimaste aperte prime tra tutte, il pagamento del fondo di ponderazione e l’adeguamento delle retribuzioni delle Unità di cure primarie da semplici a complesse fermo da tempo».