Si è svolto ai Giardini di Naxos in provincia di Messina il 32° Congresso Nazionale SICOB Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità –"Obesità: alla ricerca di una nuova alleanza terapeutica" che ha visto riunirsi la comunità scientifica italiana dedicata alla cura dell’obesità. Il congresso ha costituito un importante momento di confronto sugli aspetti più innovativi del tema obesità.
Primo fra tutti lo stato dell’arte della robotica nella chirurgia bariatrica. A questo proposito, va evidenziato che, rispetto alla laparoscopia tradizionale, la robotica ha segnato progressi significativi su più fronti: il lavoro 3D che permette una visione “immersiva”, una maggior stabilità della piattaforma che minimizza eventuali instabilità della mano riducendo i danni. Gli strumenti oggi a disposizione consentono di fare self improwment, educational e networking, ma l’introduzione dell’intelligenza artificiale (AI) che permette di ridurre i tempi di apprendimento e che nel prossimo futuro potrà aiutare a predire fattori di rischio e diminuire errori operatori riconducibili alla percezione errata da parte del chirurgo di ciò che gli sta davanti riconoscendo meglio le diversità anatomiche dei soggetti.
L’occasione è stata anche l’occasione per parlare delle Linee Guida della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità. Queste ultime sono state recentemente pubblicate, con metodologia GRADE secondo i parametri dettati dal Sistema Nazionale delle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Vengono aggiornate ad intervalli regolari costituendo il punto di riferimento per lo specialista che, qualora se ne discosti, deve motivare la propria scelta. “Attraverso le Linee Guida si è potuta estendere l’indicazione alla chirurgia bariatrica alla classe I di obesità con complicanze, agli adolescenti e agli anziani senza limiti di età afferma il professor Maurizio De Luca, Direttore Dipartimento Chiurgico Ospedale di Rovigo L’International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders ha chiesto a SICOB la pubblicazione in inglese delle stesse su una rivista internazionale ai fini di acquisire il processo metodologico per esprimere talune raccomandazioni”.
Altro strumento importante è il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA): una flow chart che disegna il percorso che le aziende sanitarie pubbliche e private devono garantire al paziente nel trattamento dell’obesità nel momento in cui questo entra in contatto con il Sistema Sanitario o attraverso il medico di base, o attraverso lo specialista o mediante una struttura sanitaria.
Il sistema attuale prevede che le regioni (ad oggi in solo Veneto e Sicilia lo hanno fatto) si dotino di Reti clinico-assistenziali, che mettono in relazione professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari in modo da individuare centri di primo livello o hub e centri di secondo livello o spoke.
Infine, dal congresso SICOB è emersa la proposta di adattare il protocollo alle caratteristiche del Sistema Sanitario Italiano. Ci si propone di individuare degli items fra i quali scegliere quelli che possono essere implementati più facilmente in Italia. Il fine ultimo è quello di costruire un sistema di accreditamento gestito dalla Società sia dal punto di vista della formazione sia per quanto attiene alle procedure di verifica.
Il professor Mirto Foletto, Direttore UOSD Chirurgia Bariatrica presso l’Azienda Ospedaliera Università di Padova ha sottolineato “Per garantire un'adeguata integrazione tra le varie strutture e tra i professionisti della Rete è necessario sviluppare un linguaggio comune e condiviso da declinare in un percorso clinico-assistenziale definito, che assegna le tappe per il paziente e le competenze per i vari professionisti della salute, con innegabili vantaggi dal punto di vista della qualità e della valorizzazione professionale."
Il professor Giuseppe Navarra, Presidente SICOB conclude “Per assicurare la salute pubblica occorre diffondere il concetto che l’obesità non è una colpa ma una patologia cronica e che fortunatamente esistono più approcci terapeutici. La decisioni prese secondo i temi discussi al convegno consentono di aumentare il numero di pazienti trattati e di garantire un’elevata qualità e sicurezza delle cure”.