“Stante il grave ritardo nella successione dei contratti collettivi dell’Area Sanità e l’attuale ‘scopertura’ del triennio 2022/2024, che ormai volge al termine, questa Organizzazione Sindacale chiede formalmente di emanare l’atto di indirizzo sul rinnovo del Ccnl 2022-2024 Area Sanità, propedeutico all’avvio della trattativa in sede ARAN”. È quanto scrive il sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED (a cui aderiscono ANPO-ASCOTI, CIMO, CIMOP e FESMED), presieduto da Guido Quici, nella lettera inviata al presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Marco Alparone.
Contestualmente l’organizzazione sindacale CIMO, firmataria del CCNL 2019-21, ha inviato all’Aran la disdetta del vigente contratto di lavoro. “Siamo preoccupati dal fatto che, a seguito di una simulazione sul rinnovo del contratto del comparto e della dirigenza, il fabbisogno del triennio 2022/2024 è superiore ai 2.3 miliardi stanziati con la Legge Finanziaria 2024, senza considerare che nel finanziamento e ricompreso anche il Contratto di lavoro della medicina convenzionata. Inoltre, abbiamo sufficienti indizi che ci portano a ritenere che il rinnovo prossimo del contratto non inizierà prima del 2025”, ha commentato il presidente Quici.