Otto milioni di vittime ogni anno, di cui 93 mila in Italia, ma anche deforestazione, notevoli emissioni di Co2 ed elevati consumi di acqua: tra salute e ambiente l'impatto della produzione di sigarette è di rilievo a livello globale. Per ricordarlo il 31 maggio, come ogni anno, si celebra la Giornata mondiale senza tabacco, indetta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e quest'anno dal tema 'Il tabacco: una minaccia per il nostro ambiente', anche per la campagna associata. In particolare, mettono in evidenza gli esperti, per produrre sigarette ogni anno 600 milioni di alberi vengono abbattuti, vengono emesse 84 milioni di tonnellate di Co2 e sono consumate 22 miliardi di tonnellate di acqua. La campagna, spiega l'Oms, secondo quanto riporta l'Istituto superiore di sanità (Iss), ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sull'impatto ambientale del tabacco, dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti.
"L'impatto ambientale dell'uso del tabacco - afferma il dottor
Ruediger Krech, direttore del Dipartimento per la promozione della salute dell'Oms - aggiunge una pressione non necessaria alle già scarse risorse e agli ecosistemi fragili del nostro Pianeta. Questo è particolarmente pericoloso per i Paesi in via di sviluppo, poiché è lì che avviene la maggior parte della produzione di tabacco". "Per ogni sigaretta che fumi - avverte Krech - stai letteralmente bruciando risorse dove sono già scarse, risorse da cui dipende la nostra stessa esistenza".
Per quanto riguarda l'impatto sanitario del tabacco in Italia, secondo il rapporto dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), 1 ragazzo su 5 fra i 13 ed i 15 anni fuma quotidianamente e il 18% fa uso di sigarette elettroniche. In generale il fumo, spiega l'Airc "causa circa l'85-90% dei casi di tumore del polmone, oltre ad aumentare il rischio di sviluppo di tumori del cavo orale e della gola, del pancreas, del colon, della vescica, del rene, dell'esofago, del seno e di alcune leucemie. Il tumore del polmone in Italia è la prima causa di morte per neoplasia, con 34.000 decessi stimati solo per il 2021". In Italia si stima che oltre 93mila morti siano attribuibili al fumo ogni anno.
Per fare il punto Istituto superiore di Sanità e ministero della Salute hanno organizzato per il 31 maggio un evento su
'Tabagismo e Servizio sanitario nazionale'. Invece Unitab, Unità di Tabaccologia dell'Università Sapienza di Roma e la Sitab, Società Italiana di Tabaccologia, che coinvolgeranno gli studenti in un
incontro ad hoc per sensibilizzare i giovani, puntano il dito sull'impatto ambientale dei mozziconi ricordando le stime di Legambiente che parla di 70 mozziconi ogni 100 metri lineari di spiaggia in Italia e di rifiuti ascrivibili al fumo (mozziconi, pacchetti di sigarette, accendini, etc.) intorno al 40% di tutti i rifiuti rinvenuti nei parchi.