Con l’abolizione del test di ingresso nazionale, da settembre le facoltà di medicina italiane si preparano ad accogliere un numero inedito di studenti al primo semestre. Secondo quanto riportato da Il Post, saranno fino a 70mila gli iscritti che seguiranno i corsi del semestre “filtro” comune ai tre corsi di laurea in medicina, odontoiatria e veterinaria, in attesa della selezione prevista tra novembre e dicembre.
La riforma, approvata lo scorso marzo, ha eliminato il test a numero chiuso nella sua forma tradizionale, consentendo l’accesso libero al primo semestre. La selezione è stata spostata alla fine del trimestre, in base agli esiti di tre esami (chimica, fisica, biologia) con prove strutturate a risposta multipla e a completamento. Solo circa 25mila studenti potranno proseguire dopo il filtro. Ogni studente dovrà comunque iscriversi in parallelo a un corso “affine” (biotecnologie, scienze biologiche, farmacia, scienze zootecniche) per avere un percorso alternativo.
Il cambiamento pone sfide logistiche significative per le università. Le strutture non sono pronte ad accogliere da subito un numero triplo di studenti rispetto agli anni precedenti. A Bologna, ad esempio, è stata scartata l’ipotesi di affittare un cinema per ospitare le lezioni, anche per non aggravare la pressione abitativa in città. La didattica a distanza (DAD) è così diventata la soluzione più adottata: a Bologna e Padova le lezioni si terranno esclusivamente online; alla Sapienza di Roma e a Tor Vergata è previsto un modello misto, con docenti in aula e studenti collegati da remoto.
In altri atenei, come Pisa, Firenze e Genova, si sta lavorando su soluzioni flessibili: turni in presenza, rotazioni in aula e possibilità di seguire da casa. A Genova si valuta anche l’utilizzo del Padiglione Blu del Porto Antico per lo svolgimento degli esami.
Riccardo Zucchi, rettore dell’università di Pisa, ha detto alla Nazione che il nuovo semestre rischia di trasformarsi in «un maxi corso di preparazione all’esame», mancando elementi centrali per la formazione medica, come l’empatia o le abilità relazionali.