Secondo un’indagine americana, circa 1 cittadino su 9 utilizza un integratore alimentare per i benefici a livello immunitario percepiti e le dichiarazioni riportate in etichetta rappresentano la leva più significativa per il consumo, mentre solo il 17% si affida al consiglio di un professionista sanitario. Lo evidenzia una ricerca condotta da esperti dei National Institutes of Health (NIH), che hanno determinato la prevalenza dell’uso di integratori alimentari per i benefici immunitari tra i residenti degli USA. I risultati dello studio sono pubblicati su JAMA Network Open.
Nell’indagine, sono stati presi in considerazione i più recenti dati raccolti su 15.560 partecipanti allo studio National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), per determinare percentuali e caratteristiche delle persone che dichiarano di usare integratori alimentari per i benefici immunitari. Lo studio, inoltre, ha esaminato se le affermazioni sulle etichette o le raccomandazioni degli operatori sanitari influenzano l’uso di questi integratori alimentari.
Circa il 60% dei partecipanti che hanno consumato integratori alimentari per i benefici immunitari spiega di averli scelti in base alla dichiarazione sull’etichetta relativa a questi benefici. Al contrario, solo il 17% ha dichiarato di consumare questi integratori dopo raccomandazione di un professionista sanitario. In questo caso, la prevalenza dell’uso di integratori dovuta alle raccomandazioni di un professionista sanitario era più alta tra le persone anziane e quelle con un cattivo stato di salute. Oltre a prevenire il raffreddore o rafforzare il sistema immunitario, il secondo motivo più comune per il consumo di questi integratori è quello di “rimanere in salute”.
Fonte:
JAMA Network Open (2025); doi:10.1001/jamanetworkopen.2024.59291