I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) Generative Pre-trained Transformer 4 (GPT-4) possono migliorare le performance dei medici in scenari clinici complessi.
Questi i risultati di un recente studio pubblicato su Nature Medicine che ha valutato le capacità dei sistemi d’intelligenza artificiale nell’aiutare i medici a prendere decisioni migliori.
In questo contesto, i modelli di intelligenza artificiale (IA) LLM come GPT-4, con la loro capacità di processare enormi quantità di conoscenze mediche, potrebbero fungere da “partner cognitivo" per la pianificazione terapeutica e la gestione del paziente.
I risultati hanno mostrato che, nonostante i medici assistiti dalla IA impiegassero quasi 2 minuti in più ad analizzare ogni singolo caso, questa maggiore durata è risultata correlata a decisioni più ponderate, in particolare nella fase gestionale. Anche nel ragionamento diagnostico e nelle decisioni contestuali, il gruppo “AI-assisted” ha superato quello tradizionale. I medici che hanno utilizzato GPT-4 hanno mostrato un ragionamento maggiormente centrato sul paziente, con alcune risposte che evidenziavano maggiore empatia e considerazione per il contesto globale del paziente.
In alcuni casi, il sistema basato solo sull'IA ha raggiunto performance simili a quelle dei medici assistiti, suggerendo che in futuro potrebbe diventare un valido aiuto, o, in futuro, prendere addirittura in autonomia in alcune decisioni cliniche, sebbene ci sia ancora bisogno di ulteriori ricerche per comprenderne appieno l'impatto pratico e per gestire possibili rischi.
Tuttavia, sebbene l'utilizzo dell'IA abbia migliorato il ragionamento gestionale, ha anche comportato un incremento del tempo impiegato per caso, suggerendo un compromesso tra accuratezza e efficienza.
Ulteriori ricerche saranno fondamentali per determinare l'impatto di tali strumenti LLM sull'assistenza reale ai pazienti e per ottimizzare la loro integrazione nella pratica clinica, assicurando una gestione attenta dei potenziali rischi.
Matteo Vian