Covid-19, Draghi: migliorare la preparazione globale a future pandemie. Variante Delta impone intensità campagna vaccinale
"Durante il Consiglio europeo verrà accolta la decisione adottata dalla 74esima Assemblea generale dell'Oms di convocare una Sessione speciale dell'Assemblea mondiale della salute a novembre. In quell'occasione si discuterà di un quadro comune per migliorare la preparazione globale a future pandemie sulla base delle lezioni apprese durante questa crisi sanitaria. L'Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all'arrivo del Covid-19". Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento alla Camera in vista del consiglio Ue.
"Non possiamo permettere che questo accada di nuovo. La Dichiarazione di Roma, approvata anch'essa al Global Health Summit, fornisce un'ottima base per una maggiore cooperazione e solidarietà internazionale in futuro". Draghi ha poi fatto il punto della situazione sul fronte pandemico dicendosi "ragionevolmente ottimista" per l'evoluzione della situazione europea "La campagna vaccinale ci sta permettendo di contenere in maniera efficace la pandemia. La ripresa economica procede rapida, e il programma Next Generation EU ci fa guardare con fiducia a una stagione di riforme e investimenti". "Ad oggi, nell'Unione europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino" ha aggiunto Draghi. "In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l'intero ciclo di vaccinazione. I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta "variante Delta", ci impongono di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione" ha concluso il premier.
L’analisi, basata su dati di 22 Emergency Medical Teams supportati dall’OMS e dal Ministero della Salute di Gaza, mette in luce una situazione sanitaria al collasso
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Il documento, redatto e aggiornato da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, conterrà i dati essenziali del paziente e sarà accessibile in pronto soccorso
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