La graduatoria per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà completata il 12 gennaio e tutti i 24.026 posti disponibili saranno assegnati entro il 28 febbraio 2026, senza esclusioni e senza perdita dell’anno accademico. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sullo stato di avanzamento della nuova modalità di accesso basata sul semestre filtro.
Bernini ha ribadito che “nessuno rimarrà a piedi” e che la graduatoria “darà luogo non solo all’assegnazione, ma all’allocazione del diritto allo studio”. La ministra ha precisato che gli studenti inseriti in graduatoria avranno contezza della sede di destinazione in base al posizionamento ottenuto con gli esami sostenuti nel semestre, che non sono più test nazionali “ghigliottina”, ma esami di profitto.
Nel dettaglio, il semestre è partito il primo settembre, con i primi appelli il 20 novembre e i secondi a dicembre. L’ingresso in graduatoria avviene sulla base dei voti conseguiti e di eventuali debiti formativi, che saranno recuperati nei singoli atenei di assegnazione. Tutti i posti disponibili, ha assicurato la ministra, saranno coperti entro la fine di febbraio.
Nel corso dell’intervento, Bernini ha anche ricordato che i posti in graduatoria sono raddoppiati rispetto al 2022, passando da 12.000 agli attuali 24.026. La platea dei candidati, ha aggiunto, è rimasta sostanzialmente invariata, mentre è cambiata la modalità di selezione, definita più inclusiva e programmata anno per anno.
La ministra è intervenuta anche sulle polemiche circolate sui social in merito a presunti episodi di copiatura durante le prove. Le accuse, ha detto, sono “false e diffamanti” nei confronti degli studenti. Secondo quanto riferito in Aula, il consorzio interuniversitario Cineca ha accertato che sono emersi solo due casi circoscritti in due università e che non vi sono state fuoriuscite delle parole chiave delle prove. Cineca ha inoltre segnalato alla Polizia Postale alcuni tentativi di accesso illecito alle domande, che non avrebbero avuto esito.
Bernini ha infine ribadito che la riforma dell’accesso a Medicina è “irreversibile” e che il nuovo sistema è migliorabile, ma già operativo. “Indietro non si torna”, ha affermato, confermando la disponibilità a raccogliere proposte correttive nella fase di applicazione.