A nove mesi dalla scadenza del Pnrr, la Cgil segnala gravi ritardi nell’attuazione della Missione Salute. Secondo i dati del sistema Regis del Mef, aggiornati al 30 giugno 2025, sottolinea una nota del sindacato, è stato speso solo il 34,4% delle risorse disponibili, pari a 6,6 miliardi di euro, e risulta completato un terzo dei progetti finanziati.
“Una situazione che rischia di impedire il raggiungimento degli obiettivi e di determinare la perdita delle risorse del Pnrr, traducendosi in una mancata risposta ai bisogni delle persone”, ha dichiarato Daniela Barbaresi, segretaria confederale della Cgil, commentando i risultati del monitoraggio curato dall’Area Stato sociale e Diritti della Confederazione.
Particolare preoccupazione riguarda gli interventi di edilizia sanitaria. Per le Case della comunità, a fronte di 2,8 miliardi stanziati, è stato speso il 17% dei fondi, con solo il 3,5% dei progetti completati. Per gli Ospedali di comunità, al 30 giugno risultavano concluse 14 strutture sulle 428 previste (3,3%), con una spesa pari al 15,1% delle risorse.
Secondo la dirigente sindacale, ai ritardi infrastrutturali si aggiunge il nodo del personale: “Per garantire il funzionamento delle nuove strutture occorrerebbe assumere almeno 35mila unità tra infermieri, operatori sociosanitari, assistenti sociali e altre figure professionali, esclusi i medici. Ma al momento non risulta alcuna interlocuzione tra i ministeri della Salute e dell’Economia sulle coperture necessarie”.