Un team dell’Università della Pennsylvania ha sviluppato una nuova classe di lipidi per i vaccini mRNA, in grado di migliorare l’efficacia terapeutica e ridurre gli effetti collaterali infiammatori. Il risultato si basa sull’utilizzo di un metodo chimico classico, la reazione di Mannich, che consente di aggiungere gruppi fenolici con proprietà antinfiammatorie ai lipidi impiegati nel sistema di trasporto dell’mRNA.
La modifica migliora la tollerabilità della formulazione, potenzia la capacità di editing genico e incrementa la risposta terapeutica in ambito oncologico. I test preclinici condotti indicano una riduzione delle risposte immunitarie indesiderate, un maggiore tasso di espressione del materiale genetico nelle cellule bersaglio e una più efficace attivazione della risposta immunitaria nei vaccini, compresi quelli contro il Covid-19.
Il lavoro, pubblicato dai ricercatori della School of Engineering and Applied Science dell’ateneo statunitense, mostra come un approccio chimico mirato al design dei lipidi possa rappresentare un’evoluzione significativa nella tecnologia mRNA, con ricadute sia in campo vaccinale che nella terapia genica e antitumorale.
I nuovi lipidi funzionalizzati con fenoli sono ispirati a molecole bioattive presenti anche in composti naturali come l’olio d’oliva, noti per le loro proprietà antinfiammatorie. L’aggiunta controllata di questi gruppi sembra avere un impatto diretto sulla modulazione della risposta infiammatoria locale, migliorando la biocompatibilità della piattaforma lipidica.
Secondo gli autori, la strategia potrà essere applicata alla progettazione di prossime generazioni di terapie basate su RNA messaggero, aprendo a una nuova classe di formulazioni “intelligenti”, capaci di ottimizzare selettività, efficacia e sicurezza.