L’introduzione precoce dell’arachide è associata a una riduzione del rischio di allergie alimentari IgE-mediate nei bambini piccoli, secondo uno studio basato sui dati del network CER2.
Lo studio ha evidenziato una significativa riduzione dell’incidenza cumulativa e del rischio di sviluppo di allergia alimentare IgE-mediata all’arachide e ad altri alimenti nei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, in seguito alla pubblicazione delle linee guida sull’introduzione precoce dell’arachide e delle relative raccomandazioni integrative.
L’indagine ha utilizzato i dati clinici elettronici provenienti dal network multistato CER2 (Comparative Effectiveness Research through Collaborative Electronic Reporting), promosso dall’American Academy of Pediatrics e basato sull’assistenza primaria. Sono stati definiti tre distinti gruppi di coorte in base al periodo di ingresso: quello antecedente alla pubblicazione delle linee guida (dal 1° settembre 2012 al 31 agosto 2014), quello successivo alla pubblicazione delle linee guida iniziali (dal 1° settembre 2015 al 31 agosto 2017) e quello successivo alla pubblicazione delle linee guida integrative (dal 1° febbraio 2017 al 31 gennaio 2019). L’analisi ha incluso bambini osservati per almeno uno o due anni, con l’obiettivo di determinare l’incidenza cumulativa di allergia alimentare IgE-mediata e/o dermatite atopica.
Per confrontare i tassi di diagnosi tra i periodi pre e post pubblicazione delle linee guida, sono stati impiegati modelli statistici di regressione logistica, modelli di rischio proporzionale di Cox e analisi delle serie temporali interrotte. I risultati hanno mostrato che l’incidenza cumulativa di allergia alimentare IgE-mediata all’arachide è diminuita dallo 0,79% nel periodo prelinee guida allo 0,53% nel periodo postlinee guida, con un rapporto di rischio pari a 0,65 (intervallo di confidenza al 95%: 0,55-0,77). Analogamente, l’incidenza di qualsiasi allergia alimentare IgE-mediata è passata dall’1,46% all’1,02%, con un rapporto di rischio di 0,69 (IC 95%: 0,61-0,78). Entrambe le riduzioni sono risultate statisticamente significative (P < .0001).
Nel confronto tra il periodo prelinee guida e quello successivo alla pubblicazione delle raccomandazioni integrative, l’incidenza di allergia all’arachide è ulteriormente diminuita fino allo 0,45%, con un rapporto di rischio di 0,55 (IC 95%: 0,46-0,66), mentre l’incidenza di qualsiasi allergia alimentare IgE-mediata è scesa allo 0,93%, con un rapporto di rischio di 0,63 (IC 95%: 0,55-0,72). Anche in questo caso, la significatività statistica è stata elevata (P < .0001). L’analisi delle serie temporali interrotte ha confermato il trend decrescente delle diagnosi di allergia alimentare IgE-mediata nel periodo successivo alla pubblicazione delle linee guida.
Secondo quanto riportato nello studio, questi risultati supportano l’efficacia delle raccomandazioni di sanità pubblica volte a promuovere l’introduzione precoce dell’arachide nella dieta infantile, con l’obiettivo di ridurre il rischio di sviluppo di allergie alimentari IgE-mediate nei primi anni di vita.
Pediatrics. 2025 Oct 20:e2024070516. doi: 10.1542/peds.2024-070516.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/41110838/