Un nuovo studio multicentrico condotto su 721 pazienti con carcinoma gastrico sottoposti a trattamento multimodale conferma il valore prognostico dell’Indice nutrizionale prognostico (Pni), calcolato da esami standard (albumina sierica e linfociti periferici). L’indice è risultato predittivo di complicanze postoperatorie, decesso entro 90 giorni e mancato raggiungimento del Textbook Outcome (TO).
L’analisi, basata sui dati del registro GASTRODATA dell’European Gastric Cancer Association (2017–2022), ha individuato in un valore di PNI <45.5 un indicatore associato a rischio quintuplicato di mortalità a 90 giorni, minore probabilità di TO, maggior frequenza di ricoveri in terapia intensiva e degenze prolungate.
Il PNI ha mostrato una sensibilità del 76% e una specificità del 39,9% per il TO; per la mortalità a 90 giorni, sensibilità del 72% e specificità del 74%.
Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Cancer e coordinato da Zuzanna Pelc (Università Medica di Lublino), evidenzia anche una correlazione inversa tra PNI e stadio tumorale, suggerendo un legame tra stato nutrizionale e aggressività neoplastica. Gli autori raccomandano studi prospettici su larga scala per validare la soglia identificata e valutare strategie nutrizionali personalizzate basate sul PNI.