I casi Covid in Italia scendono ancora. Nell'ultima settimana 6-12 febbraio sono stati 636 (erano 860 nella precedente), i nuovi decessi passano da 24 a 25. I tamponi scendono a 45.742 contro i 50.154 del 30 gennaio-5 febbraio, il tasso di positività cala all'1,4% (era 1,7%). Sono i dati riportati nel bollettino settimanale pubblicato online dal ministero della Salute.
La Lombardia è la regione che in numeri assoluti ha segnalato più casi (204), mentre la Valle d'Aosta riporta 0 casi. Le Marche continuano a registrare il tasso di positività più alto (6,7%). I 25 decessi della settimana presa in esame sono distribuiti: Lombardia (12), Fvg (1), Emilia Romagna (4), Puglia (1), Toscana (5), Basilicata e Abruzzo (1). Mentre sono ancora 14 le regioni dove in questa settimana non sono stati registrati morti.
L'incidenza dei casi Covid diagnosticati e segnalati nel periodo 6-12 febbraio è pari a 1 caso per 100mila abitanti, stabile rispetto alla settimana precedente, riporta il monitoraggio della cabina di regia ministero-Istituto superiore di sanità, pubblicato sul sito dell'Iss. L'incidenza settimanale è in diminuzione nella maggior parte delle regioni/province autonome, con il dato più alto in Lazio, Lombardia e Toscana (2 casi per 100mila abitanti), e il più basso in Valle d'Aosta (zero casi nel periodo in esame). L'indice di trasmissibilità Rt, calcolato con dati aggiornati al 12 febbraio e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 4 febbraio è pari a 0,76 (0,64-0,89), in calo rispetto alla settimana precedente (Rt 0,84 al 28 gennaio, 0,71-0,97). La percentuale di reinfezioni è del 34% circa, in aumento rispetto alla settimana precedente.
Sul fronte ricoveri, al 12 febbraio l'occupazione dei posti letto in area medica è pari all'1,3% (812 ricoverati), in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,5% al 5 febbraio). Stabile l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,4% (31 ricoverati).
Per quel che riguarda le varianti, dati preliminari relativi al mese di gennaio 2025 (al 9 febbraio) evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale. Tra i diversi lignaggi identificati, il ricombinante XEC risulta attualmente maggioritario.