Uno studio pubblicato su BMJ Open rivela che circa il 20% degli studenti di Medicina nel Regno Unito ha considerato di abbandonare il percorso accademico nell’ultimo mese. I dati, raccolti tra il 2020 e il 2021 su un campione di oltre 1.100 studenti provenienti da nove scuole di Medicina, evidenziano un forte legame tra stress psicologico e intenzione di lasciare gli studi.
I problemi di salute mentale risultano diffusi: il 60% degli studenti ha riferito un consumo pericoloso di alcol, il 54% soffre di insonnia, il 52% presenta sintomi somatici, e il 38% ha manifestato ansia o depressione. Il 36% si sente emotivamente esausto, mentre il 19,5% ha mostrato sintomi paranoici.
Il fenomeno si inserisce in un quadro globale di carenza di medici, con stime che parlano di 6,5 milioni di professionisti mancanti. Gli esperti sottolineano che l’abbandono precoce degli studi potrebbe aggravare ulteriormente il problema, aumentando il carico di lavoro sui medici in servizio e creando un circolo vizioso di stress e dimissioni.
Secondo i ricercatori, l’ambiente competitivo e la cultura lavorativa “tossica” del settore sanitario contribuiscono a normalizzare livelli di stress elevati, rendendo difficile il riconoscimento dei segnali di disagio. Gli autori dello studio suggeriscono interventi mirati nelle scuole di Medicina, tra cui un maggiore supporto psicologico e programmi di orientamento più realistici per i futuri medici.
Lo studio è osservazionale, puntualizzano gli autori, e come tale non può stabilire causa ed effetto. Inoltre gli esperti riconoscono che l'intenzione potrebbe non sempre tradursi in azione. Ma la percentuale degli allievi che hanno ammesso di considerare l'addio è superiore alla percentuale stimata effettiva, che è pari al 5%, osservano i ricercatori. "Gli studenti che completano la scuola di Medicina dubitando della loro traiettoria di carriera potrebbero essere più inclini a lasciare la formazione post-laurea", suggeriscono, aggiungendo che "il numero di medici che mettono in pausa la loro formazione dopo aver completato la formazione è raddoppiato dal 34% nel 2011/2012 al 70% nel 2020/2021".
"Abbandonare la scuola di Medicina può avere significative conseguenze personali, finanziarie e psicologiche per la persona. C'è poi il costo finanziario per il contribuente e il tempo e lo sforzo sprecati dagli educatori", aggiungono i ricercatori. I piani per ridurre il percorso a 4 anni potrebbero solo peggiorare le cose, suggeriscono. I dati del lavoro per gli autori indicano "l'importanza di sostenere gli studenti alla scuola di Medicina", scrivono. "I vari sintomi di salute mentale" risultati predittivi di abbandono possono essere "particolarmente difficili da riconoscere a causa di una cultura del lavoro 'tossica' e competitiva che normalizza" questo tipo di situazioni, aggiungono. Le scuole di Medicina "devono fare di più per migliorare l'ambiente di apprendimento per gli studenti e incoraggiarli a cercare aiuto". Si può fare "educando gli studenti sugli alert" a cui prestare attenzione "e chiarire attivamente che cercare aiuto non metterà a repentaglio le loro carriere". Le scuole devono poi "aiutare i potenziali candidati a capire meglio le esigenze della carriera scelta. Può essere utile avere sistemi in atto che possano aiutare i nuovi candidati (e gli studenti di medicina esistenti) a considerare se quella formazione è per loro, fissando aspettative realistiche".