L'ipertensione, caratterizzata da una pressione sanguigna eccessivamente alta, è una condizione comune con una prevalenza globale superiore al 30% della popolazione adulta. Sebbene numerosi agenti antipertensivi siano stati scoperti, esistono disparità nelle risposte ai trattamenti. In uno studio recente pubblicato sulla rivista Hypertension Research, i ricercatori hanno condotto uno studio controllato randomizzato per misurare la sicurezza e l'efficacia di un nuovo farmaco anti-ipertensione chiamato 'esaxerenone', dimostrando la sue efficacia e sicurezza.
I dettagli dello studio
Lo studio 'EXCITE-HT' ha confrontato esaxerenone con i diuretici tiazidici (triclormetiazide) in una popolazione giapponese di 585 individui per 12 settimane. Lo studio mirava a valutare gli effetti antipertensivi e la sicurezza di esaxerenone rispetto a triclormetiazide come agente di seconda linea per pazienti con ipertensione essenziale non controllata, nonostante il trattamento con ARB o CCB. Lo studio ha coinvolto partecipanti con PA persistentemente alta nonostante un minimo di quattro settimane di trattamento con ARB o CCB. I partecipanti sono stati assegnati casualmente al gruppo esaxerenone o triclormetiazide. La risposta ai farmaci è stata valutata tramite cambiamenti nei valori di PA a casa registrati due volte al giorno.
I risultati
I risultati hanno dimostrato che esaxerenone ha soddisfatto o superato l'efficacia del triclormetiazide nella riduzione della pressione arteriosa (PA) mattutina a casa. Le analisi hanno rivelato che esaxerenone e triclormetiazide hanno ridotto la PAS mattutina media di 12,2 mmHg e 10,0 mmHg, rispettivamente. La PAD mattutina è stata ridotta similmente di 6,5 mmHg e 5,9 mmHg. Esaxerenone ha superato triclormetiazide in entrambe le misure, con una riduzione della PAS che evidenzia un potenziale per ridurre il rischio di CVD tra il 3,5 e il 9,5% in più rispetto a dosi simili di triclormetiazide.
La sicurezza di esaxerenone è risultata comparabile a quella del triclormetiazide, evidenziando il suo potenziale come sostituto o alternativa. Le valutazioni di sicurezza hanno rivelato livelli simili tra i due farmaci: eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) sono stati osservati nel 35,1% dei pazienti con esaxerenone e nel 37,6% dei pazienti con triclormetiazide. La maggior parte dei TEAE erano lievi o moderati, con TEAE seri trovati non correlati al farmaco in studio.
Conclusioni
Il trial EXCITE-HT ha dimostrato quindi che esaxerenone è non inferiore a triclormetiazide in termini di efficacia e sicurezza, suggerendo che può servire come alternativa nei pazienti giapponesi con ipertensione.