Gli Stati Uniti sono alle prese con una nuova ondata di casi Covid e un conseguente aumento di accessi in pronto soccorso legati a Sars-CoV-2. Complici le nuove varianti, dall'ormai prevalente KP.3 la più attiva delle varianti cosiddette 'FLiRT' alla relativamente nuova LB.1 che sta mostrando una crescita nel Paese. Il quadro emerge dall'ultimo aggiornamento dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). E diversi esperti evidenziano che l'andamento di Covid sembra essere ormai caratterizzato da un'ondata invernale e una estiva. Anche il presidente Joe Biden, in piena campagna elettorale, è risultato positivo al virus. Da quando ad aprile ha cominciato a diffondersi la famiglia delle varianti Flirt (battezzate così per i nomi tecnici di due loro mutazioni), seguita a giugno da LB.1, l'attività del virus si è infatti di nuovo intensificata.
Secondo le ultime proiezioni Cdc disponibili quelle relative alle due settimane che vanno dal 22 giugno al 6 luglio KP.3, che è la variante più diffusa attualmente negli Stati Uniti, era già quasi al 37% (36,9% dei casi totali registrati e analizzati), seguita da un'altra componente della famiglia Flirt, KP.2, a quota 24,4%. La terza variante più diffusa è LB.1, che ha una mutazione aggiuntiva rispetto alle varianti Flirt, ed è attualmente al 14,9%. Le varianti Flirt, dunque, considerando anche quella oggi meno attiva, cioè KP.1.1 (9,2%), rappresentano in totale oltre il 70% del totale. Anche LB.1, però, sta attirando l'attenzione. Anche questo sottolignaggio deriva da JN.1 (così come da una sua discendente sono nate anche le varianti Flirt). Il risultato dell'operato di queste new entry in grado di correre e farsi strada è che gli Stati Uniti sono di nuovo alle prese con il Covid in aumento. Le visite in pronto soccorso associate al virus sono in aumento da diverse settimane e secondo gli ultimi dati, sempre al 6 luglio, sono risultate in aumento del 23,5% rispetto alla settimana precedente. I Cdc monitorano anche le acque reflue e il livello di attività del Covid anche da questo punto di osservazione risulta "attualmente elevato", in particolare a Sud e Ovest del Paese.
Quello che si sa delle nuove varianti in circolazione non solo negli Usa (anche in Italia KP.3 ad esempio sta facendo sentire la sua presenza) lo riassume per esempio in un focus pubblicato online Scott Roberts, specialista in malattie infettive della Yale Medicine: "Sappiamo che le varianti Flirt hanno due mutazioni sulle loro proteine Spike (quelle punte che si osservano sulla superficie del coronavirus) che non erano state osservate su JN.1. Alcuni esperti osserva affermano che queste mutazioni potrebbero rendere più facile per il virus eludere l'immunità delle persone, dal vaccino o da un precedente attacco di Covid". Quanto a LB.1, "sebbene siano necessarie ulteriori ricerche prosegue Roberts gli esperti sospettano che il ceppo LB.1 e un'altra variante chiamata KP.2.3, che presenta anch'essa due mutazioni Flirt più un'altra, possano essere maggiormente trasmissibili".