Nel primo anno di studi universitari gli studenti di medicina apprendono nuove parole e memorizzano un nuovo vocabolario come se si studiasse una lingua sconosciuta. Oggi i medici stanno imparando un nuovo linguaggio con l’acquisizione di parole che sembrano familiari, ma che in realtà suonano estranee. I pazienti non sono più definiti come tali ma diventano clienti o consumatori; i medici e le infermiere diventano operatori sanitari (providers). I media ed i giornali medici hanno adottato questi termini, che tuttavia non sono dei sinonimi. Ma che cosa ha determinato l’uso di questo nuovo vocabolario?
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Nuovi dati confermano che il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale offre una forte protezione negli anziani, ma evidenziano differenti risposte a seconda dello stato di salute
Un approfondimento richiama nuove evidenze sul legame tra immunizzazione, prevenzione di eventi acuti e protezione delle funzioni vitali in età avanzata
I nuovi criteri pubblicati sulla rivista The Lancet Neurology, segnano un cambiamento profondo nella pratica clinica dei medici e dei pazienti che affrontano questa malattia
Grazie alla prevenzione si potrebbe evitare grazie a una miglior prevenzione. Alla Fiera del Levante la Fadoi rilancia l’invito a spendere di più in prevenzione
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