L’aggiunta di glucocorticoidi a basso dosaggio alla terapia standard per la polmonite acquisita in comunità (CAP) è stata associata a una riduzione significativa del rischio di morte rispetto alla sola terapia standard. È quanto emerge dal trial SONIA pubblicato sul New England Journal of Medicine.
Gli autori, guidati da Ruth Lucinde del Kenya Medical Research Institute – Wellcome Trust Research Program di Kilifi, hanno analizzato i dati di quasi 2.200 pazienti adulti ospedalizzati con polmonite acquisita in comunità randomizzati 1:1 a ricevere la terapia standard — comprendente un beta-lattamico e un macrolide — con o senza glucocorticoidi a basso dosaggio (dexametasone, idrocortisone, metilprednisolone, prednisolone o prednisone) per 10 giorni. Tutti i partecipanti erano stati arruolati entro 48 ore dal ricovero e non presentavano indicazioni specifiche all’uso di corticosteroidi.
Secondo i risultati, il tasso di mortalità a 30 giorni è stato del 22,6% nel gruppo trattato con glucocorticoidi contro il 26% nel gruppo di controllo. La differenza assoluta di 3,4 punti percentuali, pur contenuta, rappresenta un effetto potenzialmente rilevante in una regione dove la mortalità per CAP rimane elevata.
Il beneficio in termini di sopravvivenza si è mantenuto anche alle analisi a 7, 14 e 21 giorni. Nel gruppo glucocorticoidi sono stati registrati più eventi avversi totali (211 vs 174), in particolare iperglicemia (16,6%) e tubercolosi polmonare (16,1%). Gli eventi avversi gravi più comuni sono stati la progressione a CAP severa (20% nel gruppo glucocorticoidi e 9,8% nel gruppo standard).
Gli autori sottolineano che “i risultati sono coerenti nell’indicare un effetto benefico dei glucocorticoidi nella gestione della CAP” e che “l’aggiunta di glucocorticoidi potrebbe rappresentare un intervento a basso costo per ridurre l’elevata letalità associata alla CAP nell’Africa subsahariana”.
In un editoriale di accompagnamento è stato evidenziato come “sebbene modesta, questa differenza assoluta di 3,4 punti percentuali rappresenta un effetto potenzialmente rilevante per la salute pubblica in una regione dove la mortalità per CAP resta elevata”. Gli editorialisti hanno sottolineato come il SONIA trial “dimostra che i progressi nella salute globale non dipendono sempre da nuove tecnologie, ma anche dalla rivalutazione di terapie esistenti nel contesto in cui sono più necessarie. Per i clinici lo studio offre la speranza che i glucocorticoidi, un intervento economico e accessibile, possano salvare la vita di molti pazienti africani affetti da polmonite.”
I risultati del SONIA trial confermano la coerenza dell’effetto benefico dei glucocorticoidi nel trattamento della polmonite acquisita in comunità, già suggerito da studi precedenti. In un contesto a risorse limitate e con elevata mortalità, l’uso controllato di glucocorticoidi a basso dosaggio potrebbe rappresentare un intervento semplice, a basso costo e potenzialmente salvavita, a condizione di garantire un adeguato monitoraggio metabolico.
Pur evidenziando il potenziale beneficio, gli autori raccomandano cautela nell’applicazione pratica, osservando che è necessario considerare la capacità di monitorare regolarmente la glicemia se i glucocorticoidi dovessero essere raccomandati nella gestione della CAP nell’Africa subsahariana.