Le nuove linee guida 2024 della Società Europea di Cardiologia per la gestione dell'ipertensione si concentrano su un approccio più ampio per migliorare la diagnosi e il trattamento dell'ipertensione
Un'importante metanalisi ha valutato la sicurezza a lungo termine degli inibitori della prolil-idrossilasi del fattore inducibile dall'ipossia nei pazienti con malattia renale cronica
Un nuovo studio affronta i rischi associati all'infezione da virus del cosiddetto vaiolo delle scimmie durante la gravidanza, evidenziando la necessità urgente di comprendere meglio la trasmissione verticale e le strategie di trattamento
Rivaroxaban in combinazione con l'aspirina nel migliorare la distanza di cammino nei pazienti affetti da claudicatio intermittens mostrando risultati promettenti, suggerendo un miglioramento significativo della distanza percorsa
Continuare o interrompere la gli ACE inibitori prima di un intervento chirurgico è una questione dibattuta. Un nuovo studio cerca di far chiarezza sulla questione e rileva che non c'è una risposta chiara
La disinformazione può influenzare indirettamente i comportamenti sanitari attraverso la modifica dei fattori psicologici come le credenze, i sentimenti e le motivazioni
La neutralizzazione dell'IL-6 nel cervello mediante infusione intracerebroventricolare di un anticorpo anti-IL-6. Questo trattamento ha attenuato significativamente la cachessia tumorale
La neuropatia periferica indotta da taxani è un effetto collaterale comune e debilitante nei pazienti trattati con chemioterapia a base di taxani, che colpisce tra l'11% e l'80% delle sopravvissute al cancro al seno
Le persone con una o più anomalie minori all'ECG, così come quelle con anomalie maggiori, presentano un rischio incrementato di mortalità generale e ricoveri per eventi cardiovascolari
I risultati dello studio non hanno mostrato differenze significative nell'uso della dialisi domiciliare o nel numero di trapianti di rene tra le regioni ETC e quelle di controllo
La CIPN rappresenta un effetto avverso comune e debilitante della chemioterapia, influenzando negativamente la qualità della vita dei pazienti e, talvolta, portando alla riduzione o interruzione del trattamento oncologico
Questa scoperta è particolarmente rilevante poiché mette in luce un paradosso clinico-radiologico, ovvero la presenza di episodi clinici di ricaduta non accompagnati da nuove lesioni
La ricerca, coordinata da Marco Sandri del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Padova, fornisce nuove prospettive sull'importanza dell'autofagia nei processi di invecchiamento e longevità
Tra giugno e settembre, oltre il 91% dei medici usufruiscono dei 15 giorni di vacanze nel periodo estivo, come garantito dal contratto nazionale di lavoro. Sono alcuni dei dati resi noti dalla Fadoi
L'indice di massa corporea (IMC) dei genitori influisca significativamente sul rischio di obesità nei figli. Questa ricerca dimostra che i fattori genetici giocano un ruolo importante nella variazione dell'IMC a 17 anni di età
Il tasso di incidenza degli eventi avversi dei trattamenti medici sta rapidamente aumentando: a fronte di un aumento del 44,6% della popolazione mondiale, gli AEMT sono aumentati del 59,3%
I benefici dei corticosteroidi sembrano superare i rischi, rendendo questa terapia un'opzione valida per la gestione delle infezioni polmonari gravi nei pazienti critici
Il legame tra un'infiammazione elevata e una velocità di deambulazione più lenta in tarda età era particolarmente forte per le persone con un'infiammazione elevata prolungata negli oltre 20 anni di follow-up
La terapia CAR T, che utilizza cellule T geneticamente modificate per combattere specifici antigeni tumorali, ha rivoluzionato il trattamento di alcuni tumori ematologici, offrendo risposte cliniche significative
Le cadute rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità tra gli anziani negli Stati Uniti, con un tasso di incidenza del 27,5% nel 2018 e un totale di 38.742 decessi correlati nel 2021
Una terapia di interferenza dell'RNA (RNAi) mirata alla proteina simil-angiopoietina 3 (ANGPTL3), potrebbe essere utilizzata per trattare l'iperlipidemia mista.
Le bevande energetiche - molto diffuse negli ultimi anni specialmente tra i giovani - contengono ingredienti altamente stimolanti e non regolamentati, che possono influenzare negativamente il ritmo cardiaco
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