I primi dati del Ministero della Salute relativi ai primi 11 mesi del 2012, documentano una diminuzione degli accessi al Pronto Soccorso di circa 1 milione rispetto al 2011, ma con un aumento di quelli ‘diretti’ pari a +7%. È pur vero che mancano i dati di dicembre e quelli...
In una recente meta-analisi pubblicata su JAMA Internal Medicine, Prochazka (Denver Veterans Affairs Medical Center) e Caverly (University of Colorado...
I congressi ed i meeting medici organizzati dalle Società Scientifiche rappresentano un aspetto centrale del mondo accademico e della vita professionale in ogni disciplina. Questi eventi assumono le più disparate dimensioni: da simposi o workshop locali di piccole dimensioni a mega-congressi internazionali che coinvolgono decine di migliaia di medici, ricercatori, rappresentanti di case farmaceutiche ed espositori, i quali nel loro insieme vengono a creare per pochi giorni vere e proprie comunità. Il numero complessivo di congressi e conferenze mediche che si svolgono annualmente non è noto; si stima che in giro per il mondo si realizzino oltre 100.000 eventi proposti da Società Scientifiche. Anche il costo complessivo di tutto ciò non è facile da definire.
La bioetica ha da molto tempo affrontato il tema del contenimento dei costi sanitari e delle modalità di allocazione delle scarse risorse disponibili, sottolineando l’importanza di mantenere una sorta di giustizia distributiva. Ma ora il dibattito si sta spostando da un modello di mero razionamento dei costi verso un concetto etico centrato sull’evitare gli sprechi. Questo cambiamento di approccio ha importanti conseguenze ed implicazioni sulle politiche sanitarie e sulla organizzazione dei servizi.
In passato le cure compassionevoli erano spesso l’unico trattamento disponibile per i pazienti con malattie avanzate. I progressi realizzati nelle scienze mediche offrono oggi nuove opzioni terapeutiche che permettono spesso di migliorare gli esiti clinici, ma che tuttavia rischiano - inavvertitamente - di allontanare i clinici dai pazienti in cura. Ne consegue che talvolta i pazienti ed i loro familiari possono rimanere esclusi da decisioni importanti e lasciati all’oscuro dei problemi medici presenti e delle relative scelte di trattamento.
Le riserve di molti medici nei confronti della prescrizione di farmaci generici si fondano su dubbi riguardanti la loro effettiva equivalenza in termini di risposta clinica e sicurezza. Inoltre va considerato che i medici prescrivono farmaci la cui sicurezza ed efficacia viene garantita dall''AIFA, ente che ne autorizza l''immissione in commercio, con la conseguenza che se il farmaco risulta imperfetto (art. 443 CP) o contraffatto (art.440 CP) ne risponde l’azienda produttrice sempre che il medico dimostri la correttezza della sua condotta nella prescrizione.
La gestione del ricovero a cura dell’internista, nel mondo anglosassone, ha dimostrato - a parità di outcome - una riduzione dei costi e della durata della degenza, e ciò ha determinato una rapida diffusione dell’hospitalist care. Nessuna analisi dei costi è stata però condotta sul consumo dei farmaci e sul ricorso ai servizi sanitari in post-dimissione.
Sono state del tutto recentemente pubblicate le nuove linee guida dell’America College of Physicians, dell’American College of Chest Physicians, dell’American...
L’insegnamento universitario è rivolto a sviluppare una pratica clinica ispirata alla evidence-based medicine; si tratta cioè di interpretare i dati della letteratura medica e dei trials clinici applicandoli al processo del ‘decision making’ rivolto al malato; in questo modo le decisioni cliniche sono assunte sulla base di gold standard (livello di evidenza I).
In questo momento particolare della Sanità Italiana si rendono necessarie scelte innovative e coraggiose per ripensare l’organizzazione dei servizi sanitari. Per poter garantire un corretto equilibrio economico-finanziario delle Aziende Sanitarie non è necessario operare dei tagli per ‘spendere meno’ ma piuttosto riformulare i servizi secondo una logica di appropriatezza organizzativa, considerando che un sistema in equilibrio economico è spesso anche più efficace.
Nell’attuale momento di crisi finanziaria i sistemi sanitari debbono diventare più attenti al rapporto costo-efficacia. Nella realtà degli Stati Uniti la spesa sanitaria è di gran lunga più alta (circa il 17% del prodotto interno lordo) rispetto alla media degli Stati Europei (intorno al 10%). Alcune organizzazioni sanitarie americane, che pure erogano una assistenza di alta qualità, hanno dei costi più bassi del 20% rispetto alla media complessiva; ne deriva che se tutto il sistema americano si adeguasse a questi esempi virtuosi la spesa sanitaria complessiva scenderebbe al 13% del PIL, producendo un risparmio di 640 miliardi di dollari.
Nell''ultimo anno la Transportation Security Administration americana ha impiantato dei body-scanner negli aeroporti degli Stati Uniti in risposta alle più...
Vendo sonda convex Hitachi C35, usata, perfetta. Compatibile con la gamma Arietta.Per info e preventivi personalizzati contattateci al 3381347585 e...
Eurosets presenta Landing Advance, un sistema completo e intuitivo che apre nuove frontiere nel campo del monitoraggio multiparametrico in cardiochirurgia...
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dei Big Data nel settore sanitario è innegabile. L’AI sta rivoluzionando la scoperta di farmaci, la...