Secondo uno studio pubblicato su “JAMA Internal Medicine”, la salute mentale materna autoriferita negli Stati Uniti ha registrato un calo significativo negli ultimi anni, con una riduzione del 12,4% dei casi di salute mentale "eccellente" e un aumento del 3,5% dei casi di salute mentale "discreta/pessima" dal 2016 al 2023. Anche la salute fisica è diminuita, ma in misura meno marcata (-4,2%). Questi dati emergono dall'analisi di un campione rappresentativo di madri americane, confermando che il deterioramento della salute mentale era già in corso prima della pandemia da COVID-19.
Jamie Daw, della Columbia University Mailman School of Public Health di New York, sottolinea che questo fenomeno va oltre l'impatto della pandemia e deve essere considerato in un quadro più ampio, che interessa il benessere materno ben oltre il periodo perinatale. Lo studio trae ispirazione dall'allarme lanciato nel 2024 dal Surgeon General (principale portavoce del governo federale statunitense in materia di salute pubblica) riguardo alla crisi della salute fisica e mentale dei genitori.
I risultati indicano che madri con livelli educativi inferiori, con figli coperti da assicurazione sanitaria pubblica o privi di assicurazione, e le madri single hanno maggiori probabilità di riportare un peggioramento della salute mentale e fisica. Tuttavia, come osservato da Nikki Zite, della University of Tennessee Graduate School of Medicine a Knoxville, non coinvolta nello studio, sebbene quest’ultimo fornisca dati preziosi su scala nazionale, servono approfondimenti più dettagliati per progettare interventi efficaci in ambito sanitario. L'analisi ha utilizzato i dati raccolti dal National Survey of Children's Health, un'indagine annuale su caregiver di bambini di età compresa tra 0 e 17 anni. Il campione considerato include 198.417 madri (età media 39 anni), rappresentative di oltre 42 milioni di individui su scala nazionale. La distribuzione demografica vede il 51,1% delle madri appartenere alla popolazione bianca, il 27,2% a quella ispanica, il 12,3% a quella afroamericana e il 3,4% a gruppi asiatici, hawaiani o delle isole del Pacifico.
La salute materna è stata valutata attraverso due domande sulla percezione della salute fisica e mentale, con risposte su una scala Likert a quattro livelli (eccellente, molto buona, buona, discreta/pessima). Tra il 2016 e il 2023, la percentuale di madri che valutavano la propria salute fisica come eccellente è scesa dal 28,0% al 23,9%, mentre la valutazione della salute mentale eccellente è calata dal 38,4% al 25,8%. Parallelamente, è aumentata la percentuale di coloro che hanno riportato uno stato di salute mentale "buono" o "discreto/pessimo".
Gli autori dello studio riconoscono alcune limitazioni, in particolare il fatto che le valutazioni si basano esclusivamente su domande a risposta soggettiva e non su diagnosi cliniche. Inoltre, il dataset utilizzato è gestito da enti soggetti a possibili restrizioni di finanziamento, il che potrebbe influire sulla continuità della ricerca in futuro.
Nonostante queste criticità, lo studio offre spunti di riflessione importanti sul benessere materno, evidenziando la necessità di politiche sanitarie che garantiscano un supporto più efficace, come il congedo parentale retribuito, l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia e misure per la sicurezza alimentare.
JAMA Intern Med. 2025 May 27:e251260. doi: 10.1001/jamainternmed.2025.1260.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40423961/