Un semplice test che misura il numero di particelle di lipoproteine “cattive” nel sangue può prevedere il rischio di malattie cardiovascolari con maggiore precisione rispetto al tradizionale esame del colesterolo. È quanto emerge da uno studio guidato dalla Chalmers University of Technology in Svezia e dalla Harvard University, pubblicato sull’European Heart Journal.
Secondo i ricercatori, il marcatore più efficace è l’apolipoproteina B (apoB), una proteina presente su tutte le particelle di “colesterolo cattivo”. "Misurare l’apoB offre un test più accurato rispetto alle misurazioni standard del colesterolo", afferma Jakub Morze, autore principale dello studio. "Questo non significa che i test convenzionali siano inefficaci, ma in circa un paziente su dodici il rischio di malattia cardiovascolare può essere sottovalutato."
Lo studio ha analizzato i campioni di sangue di oltre 200.000 persone senza precedenti di malattie cardiache, utilizzando la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (NMR) per osservare la quantità e le dimensioni delle lipoproteine contenenti apoB. I partecipanti sono stati seguiti per un massimo di 15 anni, e i risultati sono stati confermati in una seconda coorte svedese.
I dati mostrano che il numero totale di particelle di lipoproteine “cattive” è il fattore più rilevante per il rischio di infarto. Le dimensioni o il tipo delle particelle, invece, incidono molto meno sul rischio complessivo.
Un altro marcatore importante emerso dallo studio è la lipoproteina(a), un tipo di lipoproteina “cattiva” la cui concentrazione è principalmente determinata geneticamente. In alcuni individui, livelli molto elevati di lipoproteina(a) possono aumentare significativamente il rischio cardiovascolare.
"I nostri risultati indicano che il conteggio delle particelle apoB potrebbe sostituire il test standard del colesterolo nella ricerca e nella pratica clinica a livello mondiale, e che è necessario testare anche la lipoproteina(a) per una valutazione più completa del rischio cardiovascolare", spiega Clemens Wittenbecher, co-autore dello studio.
Il test per apoB e lipoproteina(a) è già disponibile commercialmente ed è economico e facile da implementare.