Attualità
Cardiologia
06/03/2025

Nasce CVrisk-IT, per intercettare anche chi è a basso rischio di infarto o ictus

Il progetto offrirà a 30 mila cittadini italiani la possibilità di fare il punto sul proprio rischio cardiovascolare e di ricevere tutte le indicazioni per ridurlo

cvriskit

Intercettare il rischio di un infarto o di un ictus, prima ancora che si profili all’orizzonte. È il focus di CVrisk-IT, progetto focalizzato sulla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari ischemiche, uno studio necessario perché ancora oggi, nonostante gli indubbi progressi nella diagnosi e nella terapia, queste patologie continuano a rappresentare la principale causa di morbilità e mortalità nel nostro Paese e nel mondo occidentale, con un impatto devastante sia sul paziente, che per il Servizio Sanitario.

CVrisk-IT, finanziato dal Ministero della Salute, offrirà a 30 mila cittadini italiani la possibilità di fare il punto sul proprio rischio cardiovascolare e di ricevere tutte le indicazioni per ridurlo. Il progetto rappresenta anche il più grande studio epidemiologico mai effettuato in questo campo in Italia, che restituirà una fotografia fedele dello stato di salute del cuore degli italiani. È coordinato dalla Rete Cardiologica IRCCS, il più grande network di ricerca italiano in ambito cardiovascolare, che riunisce 20 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), tra i quali il Policlinico Gemelli.

Gli “amplificatori del rischio”

“Nell’ambito di questo progetto, dedicato ai cittadini dai 40 agli 80 anni che non abbiano mai avuto un evento cardiovascolare e che non siano affetti da diabete – spiega la professoressa Giovanna Liuzzo, professore associato di Medicina Cardiovascolare, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore della UOSD di Sindromi Coronariche Acute, Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, componente dello steering committee del progetto CVrisk-IT e co-responsabile del Work Package 4 sul rischio poligenico - verrà valutata la presenza dei principali fattori di rischio cardiovascolari (ipertensione, ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, sedentarietà, obesità) e dei cosiddetti ‘amplificatori del rischio’. Infatti, nel 30-40% dei soggetti con fattori di rischio sotto controllo (ad esempio la pressione o il colesterolo nel range ottimale), si possono comunque verificare eventi cardiovascolari nell’arco dei successivi 10 anni o si può rendere necessario un intervento di rivascolarizzazione coronarica. Per questo è necessario andare oltre i fattori di rischio tradizionali, per scoprire i determinanti del cosiddetto rischio residuo.”

“Gli amplificatori del rischio comprendono una serie di nuovi elementi basati sull’imaging – spiega la professoressa Liuzzo - Un ulteriore amplificatore del rischio che sta emergendo nella malattia aterosclerotica è il cosiddetto ‘rischio poligenico’ che significa avere tante piccole mutazioni del DNA che da sole non avrebbero un peso e che è un concetto diverso dalla ‘familiarità’ dove si inserisce un altro elemento che è quello dell’ambiente e dello stile di vita. Lo studio CVrisk-IT sarà il primo a utilizzarlo come ‘amplificatore’ nella valutazione del profilo di rischio per le malattie cardiovascolari di un paziente”.

Come partecipare al progetto CVrisk-IT

“La partecipazione al progetto – spiega la professoressa Liuzzo – offre ai cittadini un’opportunità unica di prevenzione cardiovascolare gratuita. Chi aderisce riceverà una valutazione approfondita di tutti i fattori di rischio tradizionali e di quelli emergenti, come stress, qualità del sonno, abitudini di vita, sedentarietà e condizioni ambientali, utilizzando questionari standardizzati. Se verranno individuati fattori di rischio trattabili, verrà consigliato un trattamento adeguato. Chi presenta un rischio cardiovascolare basso riceverà invece indicazioni per mantenere uno stile di vita sano. Particolare attenzione sarà riservata ai soggetti a rischio intermedio, (suddiviso a sua volta in ‘basso’, ‘intermedio’ e ‘alto’), una categoria spesso coinvolta nella cosiddetta ‘inerzia terapeutica’, che significa che né il paziente, né il medico prendono decisioni concrete sul trattamento. Ma questo alla lunga può aumentare il rischio di eventi cardiovascolari. Integrare nella valutazione anche gli ‘amplificatori di rischio’, permetterà di definire con maggiore precisione la fascia di rischio individuale. CVrisk-IT è una grande opportunità di prevenzione offerta gratuitamente alle persone”.

Gli interessati possono aderire al progetto inviando una mail a cvriskitprenotazioni@policlinicogemelli.it

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