Nonostante il danno capillare (dovuto al diabete) avvenga in tutto il corpo, quello a livello retinico è una sede dove certamente il danno vascolare genera un'alterazione una conseguenza più importante. Cataratta e cecità sono, infatti, complicanze diffuse nel diabete non correttamente controllato. "Però la retinopatia diabetica è valutabile tramite strumenti appositi e fare screening periodici allo scopo di trattarla il più precocemente possibile" spiega l'endocrinologo il Pof. Fabio Broglio.
Riguardo alla sperimentazione con retinografo, spiega i vantaggi dell'esperienza: "Avere un unico centro facilita la logistica dei pazienti e, inoltre, in tutti i casi in cui dallo screening sono emersi dei danni ha permesso di prenotare direttamente esami di secondo e terzo livello, risparmiando tempo e diminuendo la dispersione del paziente".
"E' quindi importante la collaborazione fra altri specialisti condividendo le informazioni in modo da poter davvero disegnare intorno alla persona un trattamento che sia efficace e allo stesso tempo sicuro e, soprattutto, sia garantita l'aderenza e la rapidità d'intervento su ambiti specialisti"