"La retinopatia diabetica è una malattia curabile e prevedibile, a patto che si riesca ad intercettare prima che si siano realizzate si siano realizzate quelle alterazioni irreversibili a danno della retina che determinano la riduzione della vista e non danno la possibilità di interferire e far regredire queste alterazioni" spiega al Prof. Michele Reibaldi, direttore della clinica oculistica della Città della Scienza di Torino.
Riguardo alla sperimentazione con retinografo spiega: "Non tutte le persone che hanno il diabete hanno lo stesso grado di rischio. E' quindi fondamentale intercettare quei pazienti che hanno bisogno di una visita di secondo livello e di un trattamento".
"Questo non era possibile prima di questa collaborazione con il centro di diabetologia della clinica 'La Molinette'. Le parole chiave sono quindi screening e tempestività oltre che interdisciplinità".