Negli ultimi anni, la miastenia gravis ha mostrato un aumento di prevalenza e incidenza e in Italia si stimano almeno 17.000 pazienti diagnosticati. Il professor Carmelo Rodolico offre una panoramica sulla malattia, analizzandone gli aspetti epidemiologici, clinici e fisiopatologici, nonché le possibilità terapeutiche offerte dalla Real World Experience di farmaci innovativi
Clinicamente, la malattia si manifesta con debolezza muscolare e sintomi specifici come diplopia, ptosi palpebrale e disfagia. È una patologia disimmune cronica, caratterizzata dalla presenza di autoanticorpi e da una disregolazione immunitaria che coinvolge il timo nelle forme timiche e altri organi linfatici in quelle extra-timiche.
"La diagnosi e la sua comunicazione sono fondamentali", sottolinea Rodolico che evidenzia “l’imprevedibilità della malattia, con fluttuazioni tra periodi di benessere e fasi di non risposta ai farmaci. La gestione del paziente deve essere personalizzata, considerando età, comorbidità e presenza di patologia timica”.
Sul fronte terapeutico, ravulizumab, inibitore del complemento C5, si distingue per efficacia e rapidità d’azione, tanto da essere utilizzato in alcune realtà anche come terapia d’attacco nelle fasi acute. "Riduce il periodo di ospedalizzazione grazie a somministrazioni ogni otto settimane", spiega Rodolico, aggiungendo che gli effetti collaterali sono contenuti.