Contro gli infarti, le migliori performance sono al centro Sud. A dirlo una ricerca, dal titolo “Programma nazionale esiti” a cura di Agenas e del ministero della Salute. Al setaccio sono stati passati i dati relativi a 1.475 ospedali pubblici e privati accreditati. Ebbene, sulla base della mortalità a 30...
L''infiammazione del miocardio, la disfunzione coronarica microvascolare e la disfunzione endoteliale, i fenomeni trombotici, il coinvolgimento dell''angiogenesi. Sono alcuni degli...
È necessario prestare attenzione all’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) nei pazienti che hanno già avuto un infarto, poiché, secondo una ricerca svedese, aumentano sia il rischio di morte sia quello di avere un secondo attacco cardiaco nell’arco di cinque anni
Il legame causa-effetto tra gengivopatie e patologie cardiovascolari, frequentemente citato negli ultimi anni sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, non...
Non risultano significativi incrementi di eventi avversi cardiovascolari gravi durante l''utilizzo di vareniclina per la cessazione dell''abitudine al fumo. È...
Un gruppo di cardiologi italiani ha identificato 4 fattori critici per la prognosi a lungo termine dei pazienti infartuati: il tasso di filtrazione glomerulare, il rapporto di escrezione albumina/creatinina, una storia di angina e un pregresso infarto miocardico
Il cromosoma Y è associato al rischio di coronaropatia negli uomini, probabilmente per interazioni di processi immunitari e infiammatori fortemente correlati all''aterosclerosi. Le varie ipotesi sono indagate da una ricerca genetica dell''università di Ballarat (Australia)
Un elevato livello delle gamma-glutamiltransferasi (gamma-Gt) nei pazienti con infarto miocardico con elevazione del tratto St (Stemi) al momento del...
Dall''Erasmus medical center di Rotterdam (Olanda) i dati di uno studio, durato oltre 23 anni, hanno evidenziato che quanto maggiore è il grado di anemia alla presentazione in reparto, tanto maggiore è il rischio di mortalità intraospedaliera, sia nel breve sia nel lungo termine
In pazienti con patologia coronarica ma non diabete, l''insulinoresistenza determina un incremento del rischio di nuovi eventi cardiovascolari. Secondo uno studio dell''Università di Utrecht (Olanda), però, tale correlazione è indipendente dalla presenza di altri fattori metabolici o infiammatori
Gli avanzamenti diagnostico-terapeutici in oncologia hanno determinato una sensibile crescita dei pazienti lungosopravviventi, ma anche un incremento di soggetti colpiti...
Nonostante i significativi miglioramenti della terapia medica e una diminuzione delle rivascolarizzazioni ripetute nel tempo, i pazienti affetti da arteriopatia...
Nei pazienti con storia clinica di malattia cardiovascolare (Cvd) ma senza ipertensione, un trattamento antipertensivo per la prevenzione secondaria di...
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