"Oggi quando parliamo di Made in Italy, riferito al nostro patrimonio agroalimentare, pensiamo a prodotti tipici, di qualità, sani. Prodotti che sono parte integrante della nostra dieta mediterranea, che è un modello alimentare salutare per eccellenza riconosciuto in tutto il mondo. Ma pensiamo anche a prodotti 'sicuri'. Ecco, garantire la sicurezza è uno dei compiti del ministero della Salute attraverso un consolidato sistema di controlli: anche in questo modo si contribuisce a valorizzare le nostre eccellenze e proteggere la filiera. Ed è grazie a questa attività che sulle tavole degli italiani arrivano sempre cibi sani e sicuri". Lo ha spiegato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo a Roma a un evento sulla filiera agroalimentare promosso dal ministero della Salute in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy 2025.
Partendo dai risultati di un'indagine presentata nell'ambito dell'evento, Schillaci ha evidenziato come "sicuro e sicurezza" siano "i principali termini che vengono in mente agli intervistati pensando alla filiera agroalimentare della nostra nazione", e ha ricordato "il lavoro che ogni giorno viene messo in campo dalle autorità competenti e da tutti gli attori coinvolti per rendere la nostra filiera agroalimentare più sicura, di elevata qualità e anche sostenibile". L'agroalimentare italiano, ha aggiunto, "rappresenta uno dei settori portanti della nostra economia ed è pertanto fondamentale assicurare, in primis ai cittadini italiani, la corretta informazione su quale sia il suo grande valore aggiunto e il percorso necessario per ottenere un prodotto di eccellenza".
È un percorso, ha osservato il ministro, "al quale contribuisce anche l'integrazione di conoscenza e tecnologia che il settore della veterinaria, tassello fondamentale del nostro Ssn, ha saputo coniugare e sviluppare nel tempo con i diversi attori. Un'integrazione che ci riporta concretamente al principio di una salute unica: il concetto di 'One Health'". Approccio "di cui l'Italia è stata pioniera - ha assicurato Schillaci - Basti pensare che nel 1958, quando è nato questo ministero, la sanità veterinaria è stata inserita tra le competenze insieme alla prevenzione della salute pubblica, anticipando di fatto l'approccio 'One Health' ormai riconosciuto in tutto il mondo. E oggi trova espressione anche nel Dipartimento appositamente dedicato che abbiamo voluto istituire presso il ministro della Salute".