I pazienti con steatoepatite associata a disfunzione metabolica (MASH) che ricevono 300 mg di vitamina E al giorno hanno un miglioramento del 29,3% dell’istologia epatica, rispetto al 14,1%, nel gruppo placebo. Inoltre, nel gruppo trattato, sono state osservate significative riduzioni nei punteggi di steatosi, infiammazione lobulare e fibrosi. Sono i risultati del trial clinico VENS, pubblicati su Cell Reports Medicine. Lo studio è stato condotto da un team cinese guidato da Yu Song della Hangzhou Normal University.
La MASH e potere antiossidante della vitamina E
La malattia epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è una delle patologie del fegato croniche più comuni al mondo, con una prevalenza che si avvicina al 30% nel mondo. La forma più grave, la steatoepatite associata a disfunzione metabolica (MASH), è caratterizzata da danno e infiammazione epatocellulare, con o senza fibrosi, con maggiore impatto a livello di morbilità e mortalità. Lo stress ossidativo è il principale fattore che contribuisce allo sviluppo della MASH. In questo senso, la vitamina E, un antiossidante naturale, è uno dei trattamenti più promettenti.
La vitamina E contribuisce al mantenimento dell’integrità cellulare. Si ossida e si degrada facilmente alla luce e in presenza di calore, quindi durante la cottura o nel processo di raffinazione dell’olio vegetale. Questa sostanza è contenuta soprattutto in frutti oleosi, come olive, germe di grano e semi. Una carenza di vitamina E, generalmente associata a malnutrizione, comporta difetti generali dello sviluppo, compresi disturbi al sistema nervoso e al metabolismo generale.
Fonte: Cell Rep. 2025;6(2):101939. doi:10.1016/j.xcrm.2025.101939
Iss Epicentro. Vitamine. https://www.epicentro.iss.it/vitamine