Attualità
Alzheimer
17/02/2025

Demenza, primi risultati dello studio Interceptor: biomarcatori per la diagnosi precoce

I primi risultati sono stati presentati in un convegno organizzato da Iss, Policlinico Gemelli e IRCCS San Raffaele. L’obiettivo è individuare precocemente i pazienti a rischio

neuroni

Individuare precocemente i pazienti a rischio di demenza per avviare trattamenti tempestivi. È questo l'obiettivo dello studio nazionale Interceptor, promosso dal Ministero della Salute e dall’Aifa, i cui primi risultati sono stati presentati in un convegno organizzato da ISS, Policlinico Gemelli e IRCCS San Raffaele.

Lo studio è nato sul finire del 2016 in risposta alla possibile approvazione da parte della Food and Drug Administration del primo farmaco contro l'amiloide, il cui accumulo nel cervello viene ad oggi considerato una delle principali cause della demenza di Alzheimer. Promotore e coordinatore è stato Il Prof. Paolo Maria Rossini che all’epoca era il direttore dell’Unità Operativa di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS (attualmente responsabile del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele-Roma).

Complessivamente, partendo da circa 500 volontari che hanno acconsentito a partecipare allo studio, sono stati analizzati 351 partecipanti con declino cognitivo lieve (MCI). I partecipanti, arruolati in 19 centri clinici diffusi in tutto il territorio nazionale, sono stati sottoposti a una serie di esami per rilevare i seguenti biomarcatori: MMSE per la valutazione delle funzioni cognitive, il DFR per la valutazione della memoria episodica, FDG-PET per l’analisi dell’attività metabolica cerebrale, Risonanza Magnetica (RM) volumetrica per la valutazione dell’atrofia ippocampale, EEG per lo studio della connettività cerebrale, test genetico per APOE e4 ed infine esame del liquido rachidiano per la misurazione dei markers biologici di malattia di Alzheimer. Durante il follow-up 104 pazienti con MCI sono progrediti ad una forma di Demenza, di questi 85 verso la diagnosi clinica di Demenza di Alzheimer (AD). I partecipanti sono stati seguiti in media per 2,3 anni, con valutazioni neuropsicologiche e funzionali ogni 6 mesi. Il modello finale include otto predittori: sesso, età, Amsterdam IADL, familiarità per la demenza, MMSE, volume dell’ippocampo sinistro (RM), rapporto abeta-42/p-tau e parametro combinato di Small Worldness dell’EEG. Questo modello ha dimostrato buone capacità prognostiche nel predire la conversione a demenza, classificando correttamente l’81,6% delle persone con MCI sia quelle che convertiranno a demenza che quelle che resteranno stabili.

“Il nostro studio dimostra che combinando tecniche di neuroimaging e analisi biochimiche è possibile affinare il percorso diagnostico – ha spiegato Paolo Maria Rossini, responsabile del Laboratorio di Neurofisiologia Clinica del Policlinico Gemelli –. La sfida ora è rendere queste metodiche sempre più accessibili per l’uso clinico su larga scala”.

"Solo l’integrazione tra dati clinici e biomarcatori permette di raggiungere una buona accuratezza nella predizione della demenza di Alzheimer", conferma Camillo Marra, direttore della Clinica della Memoria del Gemelli.

Il progetto proseguirà con una seconda fase, Interceptor 2.0, per confermare i risultati e valutarne l’applicabilità nel contesto della pratica clinica. La validazione del modello predittivo potrebbe rappresentare un punto di svolta per la presa in carico dei pazienti con MCI, consentendo di intervenire precocemente con strategie terapeutiche mirate.

Il presidente dell’Iss, Rocco Bellantone, evidenzia "il ruolo strategico dell’Interceptor per la sanità pubblica e la programmazione di interventi mirati". Per Nicola Vanacore, ricercatore Iss, "raggiungere l’80% di accuratezza predittiva è un traguardo chiave per programmi di screening e prevenzione".

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui
nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra Newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
Secondo il nuovo rapporto OCSE Mental Health Promotion and Prevention, programmi mirati potrebbero prevenire oltre 26 milioni di nuovi casi di disturbi mentali entro il 2050
Secondo il nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, il 14% degli over 70 convive con un disturbo mentale. Depressione e ansia le condizioni più frequenti
L’integrazione vitaminica sembra utile contro i sintomi associati ai disturbi dello spettro autistico. Le vitamine potrebbero avere un ruolo in strategie cliniche personalizzate
Il farmaco è una terapia orale a somministrazione quotidiana per 14 giorni, capace di ridurre i sintomi già dal terzo giorno di trattamento

Resta aggiornato con noi!
La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

I più letti della settimana
ANNUNCI
Vendo | Tutta Italia
Vendo sonda convex Hitachi C35, usata, perfetta. Compatibile con la gamma Arietta.Per info  e preventivi personalizzati contattateci al 3381347585 e...

EVENTI
Al via la 2° edizione Milan Longevity Summit, un laboratorio urbano per una vita più lunga e in salute
Edra S.p.A sarà media partner della seconda edizione del Milan Longevity Summit che si svolgerà a Milano dal 21 al...

AZIENDE
Eurosets presenta Landing Advance
Immagine in evidenza Eurosets presenta Landing Advance, un sistema completo e intuitivo che apre nuove frontiere nel campo del monitoraggio multiparametrico in cardiochirurgia...

Libreria
Il manuale è stato scritto per colmare una...
La radiologia senologica incarna un ramo dell'imaging di...
Negli ultimi anni, i progressi scientifici e clinici...
Questo manuale offre una panoramica aggiornata sul ruolo...
Questo testo vuole aiutare a comprendere la legge...
Corsi
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE

L’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dei Big Data nel settore sanitario è innegabile. L’AI sta rivoluzionando la scoperta di farmaci, la...


Social media in medicina. Al via nuovo corso di formazione Fad

Edra, sempre attenta a garantire una formazione completa e adeguata alle esigenze del sistema salute, ha progettato il nuovo corso...


Progettare la cura con la medicina narrativa. Strumenti per un uso quotidiano

Introdurre la Medicina Narrativa nella progettazione dei percorsi di cura. Integrare la narrazione nel sistema cura e nel sistema persona...


Il rapporto con il paziente: rapporti legali ed emozionali

3 Corsi per 25 crediti ECMCorso 1: La medicina narrativa nella pratica di cura Corso 2: Progettare la cura con...