 
        Tre parole chiave: ascolto, unione, dialogo. Ascolto dei bisogni reali dei pazienti e difesa dei loro diritti, capacità di fare squadra, dialogo e collaborazione costante con le istituzioni. Questo per trovare soluzioni mirate a migliorare la presa in carico delle decine di migliaia di persone che in Italia convivono con un tumore e senza mai perdere di vista l'obiettivo prioritario: la centralità del paziente e la vicinanza ai più fragili e vulnerabili. È la mission del Gruppo 'La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' che festeggia in questi giorni i primi 10 anni dalla sua costituzione e si presenta all'annuale appuntamento istituzionale del Cancer Policy Forum, che riunisce i rappresentanti delle 45 Associazioni aderenti al progetto, i rappresentanti istituzionali nazionali e regionali, i membri dell'Intergruppo Parlamentare 'Insieme per un impegno contro il cancro' e gli esperti del Comitato tecnico-scientifico.
Le associazioni del Gruppo rilanciano la necessità di intensificare il dialogo con la 'buona' politica, interlocutore strategico per migliorare la presa in carico dei pazienti oncologici e onco-ematologici e rinnovano l'impegno a rappresentare e portare la 'voce' dei pazienti a tutti i livelli istituzionali, in primo luogo al ministero della Salute, attraverso un'attività di advocacy sempre più forte e mirata. "La lotta contro i tumori è un fronte comune su cui il ministero della Salute sta lavorando con il massimo sforzo, con l'apporto e lo stimolo fondamentale che arriva dalle associazioni, del Gruppo promotore di questa iniziativa e dall'Intergruppo Parlamentare 'Insieme per un impegno contro il cancro'. Grazie a questo impegno abbiamo raggiunto risultati importanti, come il varo del Piano oncologico nazionale e della legge sull'oblio oncologico, che l'Italia aspettava da anni", ha sottolineato il ministro della Salute Orazio Schillaci.
"Dieci anni sono davvero un traguardo importante - commenta Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Odv che coordina il Gruppo - non posso fare a meno di provare una profonda emozione nel ripercorrere il cammino che insieme a tanti amici e sostenitori abbiamo intrapreso. Un percorso per niente facile, che è stato reso possibile dalla forza dello stare insieme e che ci ha uniti verso un comune obiettivo: difendere ad ogni costo la causa dei pazienti oncologici e onco-ematologici. Ci apprestiamo a proseguire il cammino tracciato con umiltà, perché molto c'è ancora da fare".